Gli ennesimi tagli agli uffici postali massacrano il Molise, già messo a dura prova da ritardi e disservizi di ogni genere.
Prevale la logica del mercato e dei numeri – riferisce Antonio D’Alessandro Segretario della CISL Poste –, metodi inaccettabili e che ci induce a costringere il coinvolgimento delle Istituzioni, del Ministro, dei nostri parlamentari.
Evidentemente, la Politica vuole la morte dei piccoli centri. Da parte nostra faremo un’azione congiunta con tutti gli attori coinvolti. La chiusura dell’ufficio postale è la cessazione di un servizio pubblico che, per una piccola comunità come quelle della nostra Regione, significa perdita di autonomia e disagio.
L’ormai prossima razionalizzazione di altri 19 uffici postali e la chiusura totale di uno allarma la CISL Poste. Ma perchè la politica si sveglia sempre solo a cose fatte?
Durissima, la presa di posizione della CISL Poste che, attraverso il segretario regionale Antonio D’Alessandro, denuncia il disagio del personale costretto a muoversi ogni giorno in uffici diversi, con code agli sportelli. Non è questa l’azienda che vogliamo e che serve al Paese! sbotta Antonio D’Alessandro:
Se vogliamo portare allo spopolamento i piccoli Centri – continua Antonio D’Alessandro – questa è la strada giusta, ma ritengo che sia una strada clamorosamente priva di ogni fondamento! Noi siamo al fianco di tutti coloro che vogliono portare avanti questa battaglia, queste lotte non hanno colore politico, ma per sconfiggere il nemico, che sta comodamente seduto in qualche palazzo romano, bisogna lottare tutti insieme.
A rimetterci sono sempre i più deboli, nella fattispecie gli anziani che hanno palesi difficoltà negli spostamenti.
Quello che non comprendiamo – conclude Antonio D’Alessandro – è che i tagli riguardano i territori più periferici, a scarsa densità abitativa e di minore sviluppo, già soggetti ad accentuato isolamento e conseguenti diffusi fenomeni di abbandono da parte delle popolazioni residenti.