di Stefano Manocchio*
La tendenza denigratoria che aleggia a volte nella cucina, soprattutto quella tradizionale, porta a considerare i pasti tipicamente estivi come di serie B, generalmente per il sol fatto che questi prevedono meno passaggi tecnici, utilizzo minore di condimenti (quasi sempre aggiunti ‘a crudo) e cotture semplici. Dal mio punto di vista è un errore. Ci sono pietanze che obiettivamente sono di realizzazione meno impegnativa, ma che, variando il numero e la qualità degli ingredienti, diventano leggere ma saporite.
Due esempi: insalata di riso e crudaiola di pasta (le varianti possibili sono tantissime ed aggiungono gusto e freschezza in entrambi i casi).
Una nota chef partenopea è stata più volte segnalata per quella che, minimizzando, definisce una sorta di ‘insalata’ e che in realtà è una complessa operazione gastronomica ricca di passaggi e con l’utilizzo di cinquanta ingredienti. La cucina estiva è leggera ma volendo può essere di altissima qualità.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA .Bruschetta al guanciale. Strofinare l’aglio sulle fette di pane, e aggiungere pepe macinato, olio e sale e coprire con due fette molto sottili di guanciale. Disporre il tutto in una teglia leggermente oleata e infornare a 200° (dopo una fase di preriscaldamento) rigirandole finché assumeranno il colore di cottura. Servire in tavola, condite con un filo d’olio.
*giornalista appassionato di cucina
Cucina e dintorni/ Le pietanze ‘fresche’ dell’estate
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