di Stefano Manocchio*
La ristorazione cambia e si evolve, o meglio si adatta ai tempi; parallelamente al ristorante tradizionale, sono aumentati in maniera esponenziale strutture specializzate nei ‘pasti veloci’, soprattutto nelle grandi città, dove sono migliaia le persone che quotidianamente non possono tornare a casa per il pranzo o la cena. Negli ultimi anni però gran parte degli esercenti la ristorazione si è organizzata nell’offrire un’alternativa, proponendo le medesime lavorazioni, sia calde che fredde con un servizio a domicilio, quello che viene definito ‘da asporto’. Nelle metropoli internazionali l’asporto esisteva già da tempo come forma di ristorazione diffusa ed organizzata; solo per fare un esempio nei mega agglomerati in India ci sono da diversi anni strutture che riescono a garantire anche migliaia di portate di asporto quotidianamente. Il momento particolare che stiamo vivendo, con l’incubo pandemico e le restrizioni dovute a norme di sicurezza anti contagio e gran parte dei ristoranti chiusi o con orari limitati, ha determinato uno sviluppo esponenziale di questa pratica anche nel nostro Paese.
Si sono costituite reti commerciali di prenotazione online o tramite app e si è sviluppato un servizio di logistica (attraverso i famosi ‘rider’, che soprattutto in bicicletta attraversano tutta la città in tempi anche rapidi) capillare ed efficiente. E’ da ritenere che rimarrà un’abitudine diffusa nel tempo, anche quando la situazione del contagio sarà, speriamo presto, risolta. E’ un fenomeno che metterà una fetta di mercato con il tempo e che entrerà sempre più nella logistica della ristorazione futura.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Bocconcini di pesce in brodo (ricetta e foto di Stefano Manocchio).Preparare un trancio di pesce (io uso il nasello, ma si possono adattare varie specie) facendolo marinare in aceto (io uso quello dolce di mele) e salarlo, poi tagliarlo, ricavando quattro cubetti, che vengono fatti cuocere in padella con olio, aglio, sedano, carota e gambi di prezzemolo. Aggiungere i pomodorini facendoli appassire leggermente, poi aggiungere del brodo vegetale. In impiattamento foglie di prezzemolo, olive verdi snocciolate e crostini di pane.
*giornalista appassionato di cucina