Abbiamo già detto di una bella, forse la migliore, esperienza di cucina molisana oltre i confini regionali e nazionali. Si tratta di ‘Pinocchio’, brillante idea di due dinamici molisani, che in pochi anni ha preso piede in Irlanda. Maurizio Mastrangelo di Campobasso e Marco Giannantonio di Ripalimosani hanno fatto conoscere e gradire la cucina molisana a Dublino, ma contestualmente hanno cucinato irlandese, in maniera da non snaturare la cultura gastronomica della zona; l’attività è cresciuta gradualmente ed ha acquisito clientela sempre maggiore e di livello ‘alto’ al punto che il locale è considerato da molti il miglior ristorante italiano di Dublino. I due intraprendenti molisani non si sono fermati e nel contempo si sono inseriti in altre iniziative gastronomiche; una di queste è la Scuola di cucina italiana, fondata nel 2005, la prima scuola di cucina italiana a Dublino. Appartiene al Gruppo Flavor of Italy ed è un ‘unicum’, nel senso che rappresenta l’unico ente in Irlanda con una struttura e uno staff specificamente focalizzato sull’insegnamento e la diffusione della cucina italiana e della cultura enogastronomica italiana. Presenza della cucina italiana, quindi, ma anche di quella molisana; o meglio un pezzo del Molise esportato in Irlanda e diffuso ancor più ampiamente che con il semplice ristorante. La filosofia dell’iniziativa? Leggiamo testualmente: “Qui alla Italian School of Cooking crediamo veramente che cucinare insieme non sia solo un modo per fornire cibo, ma uno stile di vita basato sulla condivisione e il godimento dei piaceri semplici della vita”. La scuola mantiene in piedi varie iniziative: organizza corsi di cucina pratici per professionisti e non professionisti, di base e avanzati e fornisce servizi aggiuntivi di vario tipo e per tutti i gusti. Si va dalle feste private agli eventi aziendali fino ai team building di cucina. Porta giovamento al made in Italy in maniera concreta, come poche altre strutture italiane all’estero riescono a fare; ricerca e seleziona prodotti italiani di eccellenza da utilizzare nella preparazione dei piatti o da includere nella gamma di prodotti di vendita. Infine, ma forse è l’aspetto di maggior rilievo a livello d’immagine, garantisce l’autenticità italiana dei nostri prodotti enogastronomici. A Mastrangelo e Giannantonio diciamo: “ad maiora”. LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Bucatini alla carbonara. Far soffriggere olio, cipolla, guanciale, aggiungendo del pepe; si battono in una scodella uova, parmigiano, pecorino, sale e pepe. Una volta scolata la pasta si mette a mantecare nella padella, dopo aver spento i fornelli, con il soffritto, si aggiunge un poco di acqua di cottura e si versa l’uovo battuto, aggiungendo altra acqua di cottura. Buon appetito.
Stefano Manocchio