Non sarà una campagna elettorale memorabile, attraverso il punto di vista della comunicazione e in termini di marketing, com’è giusto che sia considerando la crisi economica ed i problemi seri che vi sono da affrontare. Pochi manifesti, qualche spot, alcuni eventi significativi con big nazionali che porteranno sul territorio le scelte che attualmente il Governo sta mettendo in atto! Utilizzo della rete web per raggiungere anche i più ostici ad interessarsi alla politica. L’unica cosa che non cede il passo è la leaderizzazione, cioè l’interpretazione di una politica personalistica dove i “nostalgici” non cedono alla marginalità anche se, con il loro pseudo seguito, riuscissero a bloccare la grande richiesta di novità, onestà e libertà di cui si sente assoluto bisogno.
A questo noi non ci stiamo, perché per le elezioni amministrative, l’unica novità è rappresentata dalla lista n.1, CAMBIA CAMPOMARINO, con il sottoscritto Vincenzo Cordisco candidato Sindaco.
Il resto è noia, è passato, recente o datato, è inconcludenza, è mancanza di idee, è non stare in mezzo alla gente se non nei momenti di campagna elettorale, è non pensare ai bisogni della gente, è ipotecare il futuro di questo paese adottando delibere di giunta a pochi giorni dalla elezioni assegnando lavori, appalti ed incarichi a lungo termine, è trasformismo da una lista all’altra, è fare da stampella all’attuale amministrazione senza “gridare” la scorrettezza di non andare in Consiglio comunale ad assumersi la responsabilità di approvare un rendiconto 2013 che porta dati aberranti (anticipazioni di cassa non restituite al tesoriere per oltre 1.600.000 euro, e tanto altro), con la consapevolezza che andando in assise vi sarebbe non poco imbarazzo per i transfughi e i saltimbanchi politici essere presenti e votare a favore o contro a seconda di dove oggi ti trovi schierato per tentare di non perdere la poltrona.
In tutto questo, la coerenza è solo ed esclusivamente da una parte: nella lista di centrosinistra CAMBIA CAMPOMARINO, a matrice PD.
Cinque anni di opposizione continuata e continuativa, proposte fatte alla maggioranza che le ha messe in un cassetto salvo poi riciclarle tempo dopo facendole proprie, come se noi ci fossimo dimenticati che quella intuizione, quella determinata soluzione a problemi, è partita da noi, dall’opposizione tanto osteggiata.
Le altre due candidature a governare questo paese, quelle già viste all’opera nel vecchio e recente passato, non rappresentano l’opportunità attesa ed agognata, ma ci costringerebbero a subìre ancora una volta” una sequenza intollerabile di eventi”, prendendo in prestito un concetto della filosofa Arendt (1906-1975) .
Una storia che si rispetti ha un attore che è semplicemente colui che si espone agli altri, lasciando la propria traccia; certamente non si può predire il senso della propria storia, ma si può essere protagonisti per scriverla e interpretarla, assumendosi responsabilità e decisioni, affinché quella appena passata possa essere cancellata o, per via dei danni già fatti, modificata in meglio.
Questo è quanto ci proponiamo con CAMBIA CAMPOMARINO.