Il pesante bilancio del ciclone Cleopatra sulla Sardegna è tristemente noto: 16 morti, 2.300 sfollati e un disperso. Il calcolo dei danni, appena iniziato, si annunzia ingente. Tra le vittime anche una signora molisana ottantenne, ma, in buona salute, Si tratta di Massa Maria, nata a Civitacampomarano, vissuta in Roccavivara e, dopo le nozze, a Roma, con il marito Di Lisa Nino, impiegato nella Capitale. Ha chiuso la sua esistenza terrena in Sardegna, dove viveva accanto al figlio Dott. Gianni Di Lisa, che, da qualche tempo, si era trasferito in Olbia, città natale della moglie Anna Nieddu. Alle famiglie Massa-Dilisa-Nieddu le condoglianze anche dalle colonne di questo giornale, che registra un’altra esperienza esistenziale non facile per i figli del Molise.
Alle popolazioni delle comunità sarde, colpite dalla furia devastante di Cleopatra, la solidarietà vigile di quanti devono proporsi (a tumulazione avvenuta della salme di questa ennesima preannunziata tragedia, evitando le stucchevoli dispute, meritevoli più di ribalte teatrali e di spettacolo, anziché di riflessioni e dibattiti sulle risoluzioni da adottare) di avviare un piano di opere atte a prevenire questi drammi, evitare le sciagure e ridurre gli effetti sulle vite umane più fragili.
Difatti, anche in questa circostanza, troppo pesante è il bilancio delle morti, segnatamente dei vecchi e dei bambini.
Gaspero Di Lisa