“In Molise è andata in scena la farsa del vitalizio. Dove? Proprio in Consiglio regionale. E la messa in onda porta anche la firma di Antonio Federico e Patrizia Manzo, ossia i componenti del Movimento 5 stelle che si sono distinti per il voto favorevole (insieme al centrosinistra) a favore del reintegro dei vitalizi per i neo eletti rappresentanti del popolo. L’atteggiamento pare essere quello tipicamente dipietrista: in campagna elettorale ne esaltano la cancellazione ma poi, di soppiatto, reinseriscono il privilegio. In fondo, se ne possono godere i vecchi eletti perché diritto acquisito, qual è il motivo per cui non si può garantire una vecchiaia più dignitosa per i neo consiglieri regionali?
Così, mentre Beppe Grillo a livello nazionale ne urla il taglio con lo slogan: “no ai vitalizi e si al reddito di cittadinanza perché i disoccupati ci costano di più”, in Molise i suoi esponenti all’interno della massima istituzione votano per reinserire il vitalizio dopo che, nell’era Iorio, si era proceduto ad eliminarlo. Ora, che i grillini di Palazzo Moffa sembrano strizzare sempre l’occhio al governatore attuale è storia vecchia. Ma che si arrivasse ad approvare un atto che reinserisce per i neo eletti, e quindi anche per Federico e Manzo, un paracadute per la vecchiaia sembra veramente un oltraggio all’intelligenza umana. A ben guardare l’andamento dei lavori consiliari della scorsa settimana, a primo impatto sembra che lo scambio sia avvenuto con il reddito di cittadinanza. Ossia: il centrosinistra di Frattura si è impegnato ad inserire nella finanziaria una sottospecie di reddito di cittadinanza così da esaltare una vittoria pentastellare, e i grillini hanno approvato senza batter ciglio il documento che reinserisce il vitalizio.
Con una beffa, oltre al danno.
E cioè quello che viene chiamato reddito di cittadinanza altro non è che un fondo sociale per le famiglie in difficoltà, con una previsione di fondi pari a un milione di euro che esistono solo sulla carta. Premesso che, in ogni caso, ben venga il fondo sociale vista la situazione di forte disoccupazione peggiorata proprio con il governo Frattura, qualcuno dovrebbe far gettare la maschera a chi predica bene e razzola male, e soprattutto i grillini dovrebbero spiegare alla popolazione molisana che mentre il reddito di cittadinanza è una erogazione monetaria distribuita a tutti coloro dotati di cittadinanza e di residenza in grado di consentire una vita minima dignitosa, il fondo sociale è dato da fondi destinati a finalità di carattere sociale e rappresentano uno strumento indispensabile della politica socio-assistenziale del nostro Paese. Fondo peraltro già esistente. Solo che nell’era Iorio era… come dire?… più sostanzioso. Detto questo mi chiedo: perché Beppe Grillo non volge per un attimo lo sguardo sul Molise per valutare l’atteggiamento dei suoi eletti?
E’ normale che gli eletti prendano in giro la popolazione molisana con falsi slogan e agendo concretamente facendo l’esatto contrario di quanto professano, solo per cavalcare un malcontento popolare dettato dalla mancata speranza nel futuro proprio a causa di una classe politica inetta in cui essi stessi, a quanto pare, si sono ben amalgamati?”.
Enrico Perretta Consigliere comunale di Campobasso Gruppo “Campobasso Nuova”