Caro Papa Francesco,
ti hanno già scritto in tanti e la mia lettera forse è superflua ma sento comunque di doverla scrivere. In Molise fervono i preparativi per il tuo arrivo che a me sembra più una parata di autorità e di “prescelti” che un incontro con la collettività, quella vera, quella che crede, che combatte duramente e qualche volta vince, ma che spesso, troppo spesso perde. Qui non vedrai chi lotta la corruzione e diffonde la legalità da anni ma probabilmente stringerai mani di corrotti o addirittura di condannati che per il loro ruolo, e solo per quello, avranno il privilegio di baciare la tua mano. Faranno di tutto per farti ignorare la realtà che vive questa regione per paura che tu sappia la verità. Come Presidente della Commissione Anticorruzione del Molise comunque sono davvero felice che i molisani possano vederti. Per te nutro una profonda stima poiché hai scelto di porti non come maestro di dottrina, ma come esempio, come autentica guida morale e spirituale a prescindere dalla fede professata. Mi entusiasmi perché rianimi, motivi, infondi fiducia, indicando criteri per rileggere e convertire le “pratiche religiose” in fatti concreti. In fondo, nei tuoi primi mesi di pontificato non hai fatto altro che incoraggiare e spronare la Chiesa ad uscire dal ripiegamento su se stessa e dai discorsi autoreferenziali, nella convinzione che solo “mettendosi in gioco” si fa esperienza concreta e si realizza il bene comune. Nel tuo libro “Guarire dalla Corruzione” affermi con grande lucidità che la corruzione è diversa dal peccato, perché per il peccato c’è sempre perdono, per la corruzione no. Dalla corruzione è necessario guarire. Ed è un cammino faticoso, dove persino la parola di Dio stenta a far breccia. Per i corrotti quindi è previsto l’inferno. Per i corrotti non c’è salvezza. Una meditazione morale, complessa e profonda che apprezzo molto. Un’idea che, se pur da presupposti diversi, anche la nostra associazione persegue in Molise da quasi tre anni e che vede nelle tue parole la conferma dei nostri sforzi nel difficilissimo cammino di lotta alla corruzione. Caro Papa Francesco, certamente non ci incontreremo in terra molisana per cui ti auguro ogni bene sperando che continuerai ad essere inflessibile contro i corrotti! Grazie papa Francesco.
(Vincenzo Musacchio)