Ho voluto scegliere questa foto di Osvaldo per partire in queste mie riflessioni. Una foto che ritrae uno dei tanti tramonti che possono essere fotografati in Molise, una delle immagini che possono restare impresse. Purtroppo in questi giorni di cose impresse ne rimangono parecchie, ma mai una bella immagine o un bel pensiero, a me sembrano tutte cose brutte.
Potremmo iniziare a parlare delle brutte immagini dei “barbari” pseudo patrioti americani che prendono d’assalto il Campidoglio per far valere delle loro impressioni ed idee, impressioni ed idee del tutto contrarie alla scelta democratica che tutta una nazione ha fatto. Una vergogna per tutta la democrazia mondiale, un ricordo indelebile del disprezzo delle regole, disprezzo avvenuto proprio in casa di chi dice di difendere la democrazia a livello intergalattico.
Potremmo anche iniziare a parlare di quello che sta succedendo in Italia a causa di un Matteo che sta imitando l’altro Matteo nel voler spaccare in due il Governo per poter tornare a votare, proprio in un momento di massima tensione per una pandemia in atto. Non voglio essere prevenuto ma da che mondo è mondo il nome Matteo viene assimilato all’esattore delle tasse, tale era anche l’apostolo Matteo. Matteo, massimo rispetto, ma certo non massima simpatia per un esattore delle tasse.
Quindi questi due “esattori” a vicenda, ma con sistematicità, ci ricordano come dei frati trappisti, o se preferite come Savonarola con Troisi nel film “non ci resta che piangere” con il famoso: “ricordati che devi morire” (Stessa cosa detta a suo tempo dal Governatore Toma ) con Troisi che da buon napoletano disse al Savonarola: “Ho capito, mò me lo segno!”.
Giusto per restare nelle cose “allegre” e nuove della nostra epoca. Ecco ricordiamo che dobbiamo morire, ma ce lo ricordiamo, vorremmo anche capire se potessimo farlo il più tardi possibile anche in questi periodi di pandemia. Vorremmo sapere come procede con la pandemia, per curiosità. Mica per cercare di sopravvivere. Assolutamente no, non siamo interessati.
Ordunque veniamo a noi e parliamone: in una situazione di emergenza in Italia in tutte e situazioni ognuno di noi si erge ad esperto, ma nel caso del Covid non è come in una partita di calcio, facciamo gli esperti, ma cerchiamo di capire per salvarci.
Abbiamo iniziato a chiederci come mai il centro Covid non fosse stato messo nel dismesso, ma ancora utilizzabile ospedale Vietri di Larino, poi si è, forse, capito che siccome Giustini è (o era, questo ancora non si sa) commissario alla sanità, ma il Governo aveva nominato commissari al Covid tutti i presidenti di Giunta Regionale, ecco che Toma esce come Commissario Covid in una regione che aveva la sanità commissariata. Un classico della nazione italica: la mano destra non sa cosa fa la sinistra.
Quindi niente Covid a Larino ma Covid al Cardarelli ed i “risultati” si sono visti ben preso: chirurgia “sigillata” su richiesta del Primario per contagi e positività di pazienti ed addetti. In favore del Primario di Chirurgia, il dott. Giuseppe Cecere, da molisano mi sento di fargli i complimenti e ringraziarlo. Da molisano, per essere uno dei pochi, se non l’unico medico Asrem che si fa intervistare dandoci la possibilità di sapere qualcosa da un sanitario addetto ai lavori e non da un “lettore” di fogli excel come sembrano fare quelli che ci comunicano solo i numeri dei positivi e dei dimessi, senza farci capire ancora una volta ed ancora di più cosa poter fare per cercare di riportarci a casa la pellaccia.
Si perché sembra che tutte le raccomandazioni: evitare assembramenti e riunioni non siano stati rispettati o non li hanno capiti, oppure avevano bisogno, i trasgressori, di un corso di sostegno per capire il vero problema pandemico. Ho scritto troppo, meglio concludere e ripartire dall’inizio: la foto del tramonto non vorrei fosse la foto del tramonto di tutto, la foto che ci indica che siamo alla frutta dei nostri comportamenti, al dessert della politica nazionale, ma anche locale.
Mentre tutto finisce in positività e contagi sul territorio si ritrovano addetti alla politica che pensano a far cadere amministrazioni locali per raggiungere un proprio scopo politico tralasciare, lasciar perdere, quello che dovrebbe essere il primo e principale, ma forse unico scopo della politica: far crescere il territorio che si amministra e/o si governa. E se come si dice dietro all’ultima “moria” dei sindaci che si è avuta in Molise ci sia unna regia occulta di provenienza regionale …..meritiamo l’estinzione. Se ci va bene solo quella politica, ma la meritiamo! Non la meritiamo la democrazia, visto che ci eleggiamo pensa a far cadere il Governo (Matteo & Matteo) a livello nazionale oppure il centrodestra molisano a livello locale.
Sempre con affetto e stima, ed immutato affetto: statevi arrivederci
Franco di Biase