Chissà quante volte avrete sentito quest’annuncio che, nella fattispecie adattiamo alla politica che, nella nostra regione, sta vedendo l’accalcarsi di pretendenti all’imbarcadero per essere traghettati nelle file di chi si candiderà sia per le consultazioni nazionali sia a quelle regionali.
Un annuncio che la dice lunga come i malesseri, anzi i “mal di pancia” sono tornati a farsi sentire nelle compagini politiche senza esclusione alcuna, tant’è che l’ultimo scorcio di legislatura è alquanto burrascoso. Senza voler puntare il dito accusatorio nei confronti di nessuno, anche se sarebbe un diritto del cittadino elettore farlo, perché la situazione politica molisana è divenuta insostenibile. Un’insostenibilità motivata soprattutto dalla non coerenza e dal non rispetto nei confronti di chi ha affidato il proprio mandato per essere rappresentato. Una situazione che non è assolutamente giustificabile perché “chi nasce tondo, non può morire quadro”, come dice un detto popolare. Un detto che non ammette l’ignorabilità di quelli che sono i dettami che regolano la politica, quella seria e non quella “giocata” che molti usano sempre più fare. Leggendo i giornali, guardando le varie edizioni dei tg locali, ascoltando gli sproloqui e le giustificazioni di chi difende certe posizioni, alquanto discutibili, i sospetti si sono palesati drammaticamente. Sospetti che hanno letteralmente “sbattuto in faccia” e senza alcun riguardo un imperat :“o vengo accontentato altrimenti vado via e rompo le alleanze e di conseguenza le coalizioni.” Questa è la situazione dell’attuale assetto politico molisano. Un assetto che gira, gira, gira fino a fermarsi in una posizione che non è quella di partenza e che lascia disorientati. Un disorientamento che si accentua ancora di più specialmente quando la reazione è sconcertante. Un qualcosa che evidenzia ancora di più la non affidabilità a chi si propone di governare senza sapere che, visto i prodromi, avrà un unico ruolo: alare di un camino spento. Ecco perché è il caso di non abbassare la testa come servi sciocchi al lato oscuro della politica sempre più distante dal cittadino elettore! Fortunatamente il 4 marzo e il 22 aprile sono alle porte.
di Massimo Dalla Torre