Riceviamo e pubblichiamo lettera firmata.
Gent.ma redazione, scrivo per raccontare la mia vicenda ma credo di dare voce a tutti coloro che si sono ritrovati nella medesima situazione e che, loro malgrado, ci si scontreranno.
Mi riferisco alla gestione dei vaccini per i “turisti” in Molise. Utilizzo le virgolette di proposito perché se solo “Lor signori” (AsreM e Regione) avessero contezza del territorio gestito ed amministrato, saprebbero bene che il flusso di persone che tendono a soggiornare per oltre 15 gg sul territorio molisano sono in prevalenza emigrati, studenti fuori sede e proprietari di seconde case.
Premesso ciò, già vaccinata in Emilia Romagna con la prima dose, mi informo con largo anticipo sulla possibilità di effettuare il richiamo nella mia regione di origine dove resterò per circa due mesi (ad eccezione di una settimana). Contatto tramite call-center ed e-mail l’Asrem per informazioni e mi viene testualmente dichiarato (28 giugno) che è possibile ricevere la seconda dose solo previo rilascio da parte del Comune di un domicilio
temporaneo e da parte della AsreM di un medico di base, anche quest’ultimo in via temporanea.
Nel primo caso contatto l’Ente che si mostra perplesso sulla richiesta che prevede specifiche motivazioni e tempistiche lunghe, nel secondo caso, pur chiedendo come ottenere il medico (tramite sportello, on line, etc.) non ottengo risposta dall’AsreM.
In pratica è evidente che si tenta di scoraggiare ogni tentativo.
Non mi arrendo e scrivo in data 10 luglio al Commissario Figliuolo ed ottengo, di risposta, il ringraziamento per la segnalazione che nel frattempo hanno rivolto al Referente del Piano vaccinale per il Molise.
In attesa di riscontro, le voci insistenti di amici mi invitano a presentarmi presso un punto vaccinale a fine serata, per tentare di usufruire di una dose avanzata. Mi reco così (13 luglio) alla Cittadella dell’Economia ma mi viene negata a priori ogni possibilità
ottenendo un ” non saprei come registrare l’effettuazione del vaccino”.
Insomma, questa regione è un mondo a parte. Nella speranza che l’AsreM in tempi brevi comunichi finalmente delle modalità credibili di vaccinazione per i turisti, rassegnata ormai all’idea di rientrare in Emilia, parto per la settimana di vacanza pianificata
in Sicilia.
Qui (16 luglio) dopo pochi giorni la svolta. Passo davanti ad un centro vaccinale e chiedo informazioni. “Certo, se vuole può vaccinarsi anche adesso. Non serve né prenotazione né autocertificazione, basta il documento che ne attesta la prima dose”.
Tempo totale 25 minuti: vaccino, registrazione, attesa e ricezione del Green Pass sull’app. Ometto ogni commento autocensurandomi ed oggi, che casualmente incappo nell’articolo (datato 16 luglio) “Vaccini in vacanza, Florenzano: il Molise dice no” mi chiedo: quali sono le reali motivazioni di questa tardiva decisione?
Spero in un ripensamento, ovviamente non più per me, ma per coloro che ancora oggi vorrebbero tornare.
Concedetecelo. Almeno in vacanza. (M.G.)