Vacanze di Natale e fine d’anno/ i molisani sono sempre più esterofili

di Massimo Dalla Torre
Nonostante la crisi che, fa fare i conti con il portafoglio vuoto, ma soprattutto con la manovra finanziaria in dirittura di arrivo finale, almeno si spera. I molisani, specialmente i giovani per queste festività natalizie si sono mostrati esterofili, tant’è che moltissimi hanno previsto di andare via dall’Italia per festeggiare il Natale e la fine del 2018.

Tra le mete più gettonate al primo posto si piazza la Ville Lumiere, nonostante le proteste dei gillet gialli, seguita a ruota dalla capitale dove regna sua maestà britannica alle prese con la brexit, terza Amsterdam, quarta la patria di Strauss e della Sacher torte, quinta la coloratissima e illuminiatissima Big Apple, sesta Barcellona città particolarmente attraente per la movida sulle Ramblas, settima una della signore dell’est Praga, infine il simbolo del lusso più sfrenato Dubai, ma solo per pochi, visto i prezzi non propriamente a portata di chi è ancora figlio di famiglia e deve fare i conti con le scarse entrate nelle proprie tasche.

Due, invece, le mete scelte nel bel paese: la caput mundi dei latini ossia la città eterna Roma e i regni delle nevi ossia le Dolomiti e le Alpi, per dedicarsi alla pratica degli sport invernali. Questo, secondo una ricerca condotta dalle Agenzie Turistiche che hanno evidenziato che celebrare il Natale e l’arrivo dell’anno nuovo brindando all’ombra della torre Eiffel è una delle scelte più gettonate anche se la seconda scelta e’ ricaduta all’interno dei nostri confini, tanto da far salire le quotazioni per i centri montani, per la gigliata repubblica augusta Fiorentia, per la regina della laguna Venezia, e infine Roccaraso, poco distante dal Molise che, purtroppo, non offre, anche se ha le caratteristiche giuste, nessuna attrattiva, ma questo è altro ci riserviamo di scrivere.

Classifiche a parte altro punto a favore dell’estero sono stati i prezzi degli alberghi che tuttavia registrano una cresciuta per questo periodo dell’anno, anche se non in tutte le destinazioni allo stesso modo.

Sempre secondo lo studio è a Praga che si e’ registrato l’aumento maggiore delle tariffe con un +68% rispetto al resto dell’anno, con cifre che si aggirano sui 155/60 euro che fanno da pendant con l’incremento ridotto +18%, di New York city, anche se è la destinazione più costosa per il soggiorno in albergo, con tariffe medie pari a 326,44 euro. Per quanto riguarda Parigi, invece, l’incremento medio è stato pari al 5%, con un prezzo per una stanza di hotel di 195 euro cui va, aggiunto il volo che costa circa 180 euro. Insomma, offerte per quasi tutte le tasche che permettono di allontanare le vicissitudini e le ristrettezze che nel 2018 hanno visto i Molisani particolarmente in affanno.

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