La fumata bianca tanto attesa nel centro destra campobassano non c’è stata: anche il ritiro della candidatura di Alberto Tramontano e la proposta sul nome di Maria Domenica D’Alessandro non trova l’assenso degli alleati dei partiti della ‘triplice’ ( Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) che l’hanno proposta. Le resistenze non sono sui nomi ma sul metodo impositivo, che ha escluso a priori la proposta fatta dalle civiche e da Popolari e Udc, mettendo come paletto che la candidatura sia esclusiva rappresentanza per la Lega.
Lo strappo maggiore è con l’assessore Niro, che per peso politico e presenza sul capoluogo di regione, più degli altri può condizionare la scelta, portando verso una revisione dei metodi di trattativa.
Preso atto di questo fatto, i comportamenti dei contrari sono stati differenti, visto che Vincenzo Niro e Salvatore Micone, essendo alleati di governo anche della Lega, continueranno a trattare (una nuova riunione con il governatore Toma è prevista tra il pomeriggio odierno e la mattinata di domani), mentre le due civiche ‘apartitiche’ probabilmente decideranno di ritirarsi dalla contesa.
Ma tutto può succedere, a patto di decidere entro i tre giorni di festa in arrivo per giungere alla certificazione della candidatura al massimo entro martedì. Le prossime ore saranno decisive.
Stefano Manocchio