Nell’ anno 2012 in Italia sono stati diagnosticati circa 11.500 nuovi casi di tumore del pancreas (il 3% di tutti i nuovi tumori). Nelle donne oltre i 75 anni questo è uno dei cinque tumori più frequenti (5% di tutti i tumori). La sua incidenza è in aumento sia nei maschi che nelle femmine (rispettivamente +1% e +1,3%/anno). Il tumore del pancreas al momento è quello che ha la peggior sopravvivenza a 5 anni, tra tutti i tumori ‘big killer’. Solo il 5% dei pazienti a 5 anni dalla diagnosi è ancora in vita. E’ al momento anche l’unico tra i cinque tumori più mortali, a mostrare un aumento sia di incidenza che di tasso di mortalità.Per curare questa patologia è necessaria la presenza di diversi specialisti che collaborino in un percorso assistenziale integrato.
L’argomento è stato affrontato nel corso del meeting “Il trattamento integrato delle neoplasie del pancreas: esperti a confronto”, che si è svolto martedì 8 ottobre 2013 alle ore 14.00 nell’Aula Meeting della Radioterapia della Fondazione “Giovanni Paolo II”.Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati di uno studio multicentrico internazionale a cui, insieme al altri centro nordamericani ed europei, ha partecipato la Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso. Questo studio, che ha coinvolto oltre 1300 pazienti affetti da tumore pancreatico, ha confermato l’impatto positivo della radioterapia post operatoria sulla probabilità di guarigione.Hanno partecipato al convegno medici (oncologi radioterapisti, oncologi medici, medici di medicina generale), tecnici di radiologia-radioterapia, infermieri e studenti del Corso di Laurea per Tecnici in Scienze Radiologiche e Radioterapia.