I Carabinieri della stazione di Trivento hanno dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura, per l’applicazione della Misura Cautelare del divieto di avvicinamento a persona offesa.
La misura è stata applicata ad un 46enne gravemente indiziato del reato di atti persecutori, perpetrati nel tempo con minacce gravi indirizzate alla ex compagna, culminate con una grave aggressione fisica. Dalla decisione della vittima di interrompere il rapporto sentimentale, non condivisa ed accettata dall’uomo, questi ha iniziato una serie di comportamenti vessatori che hanno creato un perdurante stato di agitazione nella vittima. Le minacce sono diventate sempre più significative sia per il tono degli audio inviati che per il contenuto, infine, durante l’ennesima discussione, l’uomo ha colpito la donna al volto con schiaffi e tirandole i capelli, tanto che la stessa è stata costretta a fuggire e rifugiarsi da un parente.
L’attività investigativa, ha consentito di ricostruire il fatto, anche attraverso alcune testimonianze, raccolta tra i conoscenti della vittima. Il gip, condividendo le richieste della Procura, ha ritenuto indispensabile l’applicazione delle particolari modalità di controllo previste dall’art. 275 bis c.p.p., all’uomo è stato applicato il braccialetto elettronico, che consentirà una più agevole vigilanza, monitorando eventuali avvicinamenti alla vittima in un raggio d’azione inferiore al chilometro.
La vicenda in questione rappresenta l’ennesimo episodio di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente ed il cui contrasto capillare, tra gli obiettivi della Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati.