di Massimo Dalla Torre
Dopo Steve MCcurry, con un secondo clic la fondazione Molise cultura apre al pubblico la mostra fotografica di un altro grande fotografo contemporaneo: Tony vaccaro. Considerato un evento unico, non solo per il valore delle opere esposte ma anche per il tributo dovuto ad un artista di origini molisane che è tornato nella sua terra proprio per inaugurare la mostra. Tema conduttore dell’avvenimento “Tony vaccaro.
Scatti di una vita – shots of a life”. Il vernissage fotografico espone 100 capolavori che abbracciano la vita e l’attività professionale di chi ha fatto della macchina fotografica un terzo occhio capace di trarre ispirazione grazie anche alla collaborazione con i grandi magazine americani come time, life, look, flair, sport illustrated oltre ad altri gli scatti eseguiti nel corso della sua lunga carriera che è spaziata dal secondo conflitto mondiale con l’esercito americano, alla ricostruzione in Europa e in Italia, fino alla tragedia dell’11 settembre 2001 a New York.
Le immagini dei personaggi famosi, che sono al centro della mostra, vanno da quelle del mondo del cinema a quelle della politica, agli artisti, pittori, musicisti della seconda metà del secolo scorso. Personaggi che sono tra i protagonisti di un’epoca ricca di grandi trasformazioni in tutte le attività umane. Le immagini, mai solo “posate”, immortalano con ricchezza espressiva e intensità emotiva i più famosi contemporanei di vaccaro dei quali, in molti casi, è diventato anche amico.
Un settore particolare della mostra è riservato al mondo del fashion al quale vaccaro si è dedicato imponendo il suo stile fotografico sobrio e nel quale è riuscito ad esprimere tutta la sua creatività, sia nella composizione fotografica che nel coinvolgimento emotivo dei soggetti fotografati: uno stile del tutto personale in cui lo scatto della reflex è l’ultimo atto di un reciproco rapporto emotivo tra soggetto e fotografo. A corollario dell’importante esposizione un omaggio al “suo” Molise, quello in cui si formò bambino e poi adolescente e il cui intenso e continuo richiamo, ancora una volta nella vita, come in questa occasione, lo ha portato a riattraversare l’oceano per rafforzare un legame con una realtà lontana dalla frenetica atmosfera targata usa il cui connotato lo si può cogliere guardando l’obiettivo che regala sensazioni uniche, irripetibili.