Terza variazione di bilancio da parte della Giunta con i poteri del Consiglio, e il sindaco pensa alle lanterne cinesi

In data 15/11/2024 con la deliberazione n° 278, la Giunta Comunale, con i poteri del Consiglio, ha approvato
la terza variazione di bilancio, in pochi mesi, senza che si riscontrassero le motivazioni di base volte ad esautorare del
proprio ruolo la massima Assise Civica.
Il continuo ricorso a variazioni di bilancio da parte della Giunta con i poteri del Consiglio, rappresenta un
atteggiamento non solo di abuso di potere da parte dell’esecutivo nei confronti dell’organo di programmazione, ma di
arroganza politica permessa da una maggioranza consiliare (oltretutto non legittimata dal voto popolare) che non è in
grado di far valere il ruolo che le compete in materia di pianificazione economica e finanziaria.
L’art. 175 del D. Lgs 267/2000, al secondo comma, stabilisce che la competenza della variazione di bilancio è
in capo al Consiglio Comunale. Solo in casi d’urgenza, opportunamente motivata, recita il successivo comma quattro
dello stesso articolo, “le variazioni di bilancio possono essere adottate dall’organo esecutivo, salvo ratifica, a pena di
decadenza, da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell’anno
in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine”.
Nel caso di specie, e cioè nella delibera 278 dello scorso 15 novembre, l’urgenza non è opportunamente
motivata, nel senso che non si comprendono i motivi che hanno spinto l’esecutivo a deliberare sulla materia con i poteri
del Consiglio. Mi spiego meglio! La Giurisprudenza consolidata conferma che l’opportuna motivazione dell’urgenza è
legata al fatto che la Giunta, per l’improcrastinabilità della decisione di specie, delibera un atto con i poteri del Consiglio
perché il Consiglio, per questione di tempo o per motivi superiori, non è nelle condizioni di esercitare la sua funzione…
e quindi l’Esecutivo opera in sua sostituzione. Nella fattispecie, e cioè nella delibera n° 278/24, non si evincono i motivi
dell’impossibilità temporale o di forza maggiore che impediscano al Consiglio Comunale di esercitare il suo ruolo.
Oltretutto il Consiglio era convocato, in seconda convocazione, già per lunedì 18 novembre (3 giorni dopo)
con la possibilità, prevista dal Regolamento, di inserire un argomento di urgenza (se tale si riteneva) nella seduta di
seconda convocazione.
Perché il Consiglio non è stato interessato? Perché la Giunta l’ha sostituito? Non vi erano scadenze
perentorie per cui si rischiava un danno erariale. Non solo!!! La ratifica è un atto di mortificazione dell’Organo consiliare
esautorato delle sue competenze. Oltretutto ad oggi nessun atto amministrativo consequenziale, e ripeto NESSUNO, è
stato approvato per dare giustificazione tangibile all’urgenza per cui l’organo esecutivo si è sostituito al Consiglio. La
motivazione d’urgenza degli interventi da attuare attraverso la variazione, e passo al merito della questione, cade nel
momento in cui si tratta di azioni amministrative che da diverso tempo erano a conoscenza dell’Amministrazione o,
meglio, che da anni erano sotto osservazione da parte del Comune. Adesso è scattata l’urgenza? Addirittura, tale da non
poter convocare il Consiglio Comunale? E perché?
Condanno senza mezzi termini questo atteggiamento per nulla rispettoso del ruolo dell’Assise Civica che
merita deferenza, stima ed attenzione, anche perché non può essere relegata a semplice funzione di correttrice di bozze
o, peggio ancora, di semplice convalida di scelte fatte da altri, oltretutto non titolati.

Il Capogruppo di FdI
Francesco PILONE

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