Pieno successo per il seminario svoltosi presso la sede di Termoli di Terminus il 16 marzo scorso su “La deontologia del giornalismo economico”. L’incontro è stato organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Molise in collaborazione con l’ente di Formazione regionale Terminus ed era valevole ai fini del riconoscimento di crediti formativi per l’aggiornamento professionale dei giornalisti presenti.
“E’ stato un seminario molto interessante e molto partecipato– sottolinea Pietro Colagiovanni, fondatore del gruppo Terminus- Devo ringraziare l’amico Enzo Cimino e la Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Pina Petta per aver proposto e voluto, presso la nostra sede, questa iniziativa formativa, in un settore quello del giornalismo specializzato in temi economici e finanziari importantissimo e delicato. La grande partecipazione e l’interesse manifestato dai partecipanti nel corso del seminario ha confermato che l’iniziativa è stata di grande valore e di grande stimolo”.
Di assoluto livello il team dei relatori. Dopo i saluti portati dal Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Giovanni Cannarsa, il primo intervento è stato affidato al giovane giornalista molisano Antonio Simeone che ha relazionato su “Blockchain, big data e il mondo dei media”. Un viaggio affascinante su un tema complesso come quello delle criptovalute. Simeone, nonostante la sua giovane età, è già un guru in questo settore così avanzato della finanza. Originario di Campobasso, vive a Londra dove ha avviato iniziative proprio nel settore dei bitcoin e delle criptovalute e collabora con il Sole 24 Ore e con l’Agi, Agenzia Giornalistica Italia. Un talento regionale che ha affascinato, con la sua lezione sulle monete virtuali, il folto pubblico presente.
Pietro Colagiovanni ha invece affrontato il delicato tema della “informazione privilegiata” e quando il suo utilizzo improprio costituisce reato o illecito. In Italia sembra si sia intrapresa una nuova stagione per i reati finanziari: il legislatore ha predisposto per la repressione degli abusi di mercato “ un arsenale a disposizione degli inquirenti, anche se poi nelle realtà dei fatti i condannati– ha precisato Colagiovanni – sono solo una piccola percentuale. Questo per le difficoltà di definire le condotte penalmente rilevanti ed anche per una cultura quella italiana che, a dispetto di quella anglosassone, è molto più tollerante in materia di crimini finanziari ed economici”.
Di alto livello e molto partecipato anche l’intervento del matematico molisano e docente alla Università della Sapienza di Roma Mario Brunetti. Brunetti ha relazionato su “La complessità al lavoro nelle organizzazioni”. Maggiore è la complessità di un sistema e più difficile è prevederne il comportamento- ha sottolienato Brunetti. Un tema che, nelle organizzazioni economiche acquista ancora più rilievo e che ci porta al mondo molto complesso della prevedibilità degli agenti economici, dell’affidabilità delle previsioni e dei modelli statistici e matematici necessari per dare supporto e cogenza al comportamento economico e finanziario dei suoi agenti.
Infine Vincenzo Cimino, membro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha discusso e illustrato ai colleghi la proposta di “Carta dei doveri dell’informazione economica” in via di elaborazione. Una bozza che, una volta definita, dovrà essere inviata per la sua approvazione alla Consob, organo di vigilanza deputato sull’attività e sulla correttezza dei giornalisti in materia di informazione economica e finanziaria. Interessanti e appassionati gli interventi dei partecipanti vista la difficoltà, sottolineata dallo stesso Cimino, di far combaciare un’attività giornalistica che pone al suo fondamento la divulgazione di notizie utili con le esigenze, spesso sin troppo burocratiche, degli organi di controllo dei mercati finanziari.
Cimino ha anche illustrato la recente convenzione stipulata dall’Ordine dei Giornalisti del Molise con il Corecom Molise, una iniziativa che rafforzerà ulteriormente i percorsi di formazione dei giornalisti molisani. “Una giornata di formazione di grande spessore– conclude Colagiovanni- che credo apra le porte a ulteriori approfondimenti, visto anche l’interesse e la partecipazione mostrata dai colleghi presenti”.