E’ partito lo stato di agitazione dei lavoratori Inps ed ex-Inpdap che lamentano e denunciano la perdurante, costante e scientifica opera di smantellamento dello “stato sociale”. Attraverso azioni ufficialmente motivate da esigenze di risparmio della spesa pubblica, in realtà si persegue l’obiettivo di ridurre la qualità del servizio previdenziale ed assistenziale pubblico a favore di forti “apparati privati”, che da anni ambiscono a gestire le risorse economiche dei cittadini, secondo logiche di profitto, senza le garanzie di solidarietà sociale che sono, da decenni, la vera “missione” dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
“Siamo tutti cittadini e lavoratori solidali e, perciò, ci scusiamo per i disagi che potranno ricadere sugli utenti, tuttavia riteniamo che i diritti di cittadinanza e di lavoro non possano essere svenduti a fronte della tutela di pochi e discriminanti interessi finanziari, gli stessi che hanno originato e stanno alimentando l’attuale crisi”.