Nella giornata del 01 dicembre il personale della Squadra Mobile di Campobasso ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un cittadino molisano, resosi responsabile del reato di stalking ai danni della sua ex compagna.
Quest’ultima aveva sporto denuncia per la condotta persecutoria, in quanto, dalla fine della loro relazione, veniva da questi abitualmente seguita ed indotta a cambiare le sue abitudini e a non uscire mai da sola da casa.
La Procura della Repubblica di Campobasso, ricevuta la denuncia da parte della persona offesa e delegata la Squadra Mobile del capoluogo per l’effettuazione di immediate indagini, anche alla luce delle disposizioni introdotte dal c.d. “codice rosso”, non appena ricevuto l’esito dell’attività di indagine, consolidato anche da diverse testimonianze esterne all’ambito familiare, richiedeva al G.I.P. una idonea misura cautelare.
Il G.I.P. applicava così la misura cautelare degli arresti domiciliari all’uomo, ritenendolo gravemente indiziato di reato di atti persecutori di cui all’art. 612 bis c.p. in danno della ex compagna.
prosegue l’iniziativa della Procura della Repubblica di Campobasso, supportata in questo caso dalla polizia di Stato, a dare risposte tempestive e quanto più efficaci possibili, nel rispetto della legge, alle vittime vulnerabili, con indagini sempre più rapide, allo scopo di valutare il quadro indiziario ed adottare i conseguenti provvedimenti a tutela.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagato potrà esperire. In ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.