Sicurezza scuole: le azioni intraprese dall’Associazione dei genitori dell’Istituto Comprensivo Petrone

In seguito agli eventi sismici di inizio anno l’Associazione dei genitori dell’Istituto Comprensivo Petrone inoltrava al Comune, in data 25 gennaio, una richiesta di accesso atti ai sensi della Legge 241/90. Non ottenendo risposta il 5 aprile inviava formale diffida ad adempiere ricevendo, contestualmente, una comunicazione a firma dell’Architetto Iannelli in cui si richiedeva documentazione attestante la legittimità a procedere nella formulata richiesta. Il successivo 22 aprile veniva inoltrata al Comune una ulteriore diffida ad adempiere unitamente allo statuto dell’associazione e a un elenco di 600 firme di genitori che sollecitavano l’evasione della domanda di accesso agli atti, essendo abbondantemente decorsi i termini di legge. Senza ottenere riscontro, dopo un incontro con l’Assessore Maio, solo il 23 settembre veniva autorizzata la visione degli atti, consegnata in copia il 5 ottobre.
Dagli atti emerge la situazione della struttura attestata dall’Ing. Giovanni Corsi, tecnico incaricato dal Comune per la progettazione esecutiva dei lavori di “Adeguamento sismico della scuola di via Leopardi”. Nella relazione finale dal Calcolo delle strutture del Progetto Esecutivo l’Ing. Corsi indica che i lavori “pur conseguendo un miglioramento del comportamento globale della struttura, non sono sufficienti a raggiungere un livello di sicurezza accettabile dell’edificio, conseguibile solo con un intervento sistemico su tutti gli elementi strutturali. Restano, infatti, situazioni di pericolo e di alta vulnerabilità anche a bassi livelli di azione sismica, nelle parti dell’edificio dove finora non si è potuto intervenire”. La conclusione dell’Ing. Corsi si basa sulla conoscenza dell’edificio: anno di costruzione, studi di vulnerabilità già svolti, esame geologico, valutazione del miglioramento sismico, conoscenza acquisita nei precedenti lavori eseguiti, documentazione tecnica presente agli atti, tutto argomentato nel Progetto Esecutivo completo allegato alla Delibera di Giunta comunale n. 153 del 04.10.2012. Infatti, in seguito a ciò, con la successiva Delibera n. 183 del 21.08.2013, la Giunta comunale delibera, con il parere positivo del Dirigente dell’Area 4-LL.PP. e il parere positivo della Ragioneria comunale, i lavori di adeguamento della scuola di via Leopardi per un importo complessivo di 1.360.000 euro, su progetto preliminare redatto dallo stesso personale tecnico comunale.
Per quanto sopraesposto, e preoccupati per la oggettiva situazione di vulnerabilità (già in atti attestata dall’Ing. Corsi) i componenti di questa Associazione, i rappresentanti del Consiglio d’Istituto e il Dirigente Scolastico giovedì scorso incontravano il Sindaco, l’Assessore Maio, l’Assessore De Capoa e l’Architetto Iannelli al fine di individuare una soluzione atta a mettere nell’immediatezza in sicurezza i 600 bambini frequentanti la scuola di via Leopardi. Al termine di una lunga e animata discussione si giungeva all’individuazione di due soluzioni, parallele, da avviare immediatamente: 1) la realizzazione di un ulteriore studio di vulnerabilità che attesti anche la vita residua dell’edificio; 2) l’immediata attivazione di un tavolo composto da tecnici del Comune e da alcuni rappresentanti dei genitori e dell’Istituto scolastico che individuasse, entro una settimana, soluzioni alternative in cui poter trasferire i bambini entro successivi 40 giorni.
La sera stessa è stato redatto un verbale, contenente le determinazioni assunte, che il Sindaco, mediante l’Assessore De Capoa, faceva sapere di non poter sottoscrivere al momento per non meglio specificati impedimenti, rinviandone la sottoscrizione al mattino seguente. Il giorno successivo il Sindaco faceva stilare un nuovo verbale che, per termini e contenuti, mutava il senso e la finalità dell’incontro svolto e le determinazioni ivi assunte.
Infatti l’Amministrazione dichiarava di voler procedere, nell’immediatezza, esclusivamente al conferimento di incarico per lo studio di vulnerabilità rinviando ogni decisione, in ordine alla messa in sicurezza degli scolari ed alla individuazione di sistemazioni alternative, solamente all’esito delle risultanze del predetto studio. Nel verbale veniva quindi eliminato qualsiasi riferimento temporale.
Emerge con evidenza la delusione ed il rammarico dei genitori in quanto consapevoli che tali determinazioni hanno il solo scopo di soprassedere ad una immediata ricerca di soluzioni alternative che, viceversa, l’Amministrazione dovrebbe perseguire contemporaneamente allo studio di vulnerabilità sismica.
Si specifica che:
– l’affidamento di un ulteriore studio sul plesso di via Leopardi potrebbe consentire all’Amministrazione comunale di effettuare esclusivamente una scelta sul tipo interventi da eseguire e sulla convenienza economica dello stesso, ma difficilmente lo studio potrebbe attestare la sicurezza dello stabile, contraddicendo la documentazione ufficiale redatta in nome e per conto della stessa Amministrazione;
– deve essere individuata nell’immediatezza una soluzione per mettere in sicurezza 600 bambini frequentanti il plesso, per la quale si propone in via prioritaria, in un’area contingente la scuola, l’installazione di moduli scolastici prefabbricati per consentire un adeguato servizio e continuità didattica;
– i genitori escludono categoricamente ogni ipotesi dei doppi turni, che finirebbero per arrecare enormi disagi a bambini e famiglie, svilendo la funzione formativa della scuola. Se disposti dovrebbero essere contingentati in un arco temporale ben definito e ristretto nel massimo di un mese, ed in ogni caso solamente dopo aver individuato una soluzione di trasferimento con tempi definiti e ristretti;
– i genitori precisano che i doppi turni farebbero gravare sulle famiglie le conseguenze di quella che oggi viene dichiarata “un’emergenza” ma che di fatto era ben nota all’Amministrazione da 4 anni, oltre ai 9 mesi per consegnare gli atti ai richiedenti. Il solo rispetto dei tempi dovuti per legge nella concessione dell’accesso agli atti avrebbe evitato di iniziare l’anno scolastico con questa problematica che, diversamente, l’Amministrazione avrebbe potuto e dovuto risolvere nei tre mesi di pausa scolastica estiva.
Per raggiungere l’obiettivo della messa in sicurezza dei bambini in un plesso idoneo, e nei normali orari di attività scolastica, i genitori della scuola Don Milani hanno già pianificato una prima serie di iniziative:
– una manifestazione dinanzi al Comune per sabato 22 ottobre;
– l’installazione, da sabato 22 ottobre, di un gazebo permanente per dare un segnale di presenza costante dei genitori ed informare i cittadini delle motivazioni della protesta;
– invitare i principali mezzi di informazione nazionale ad occuparsi dell’argomento.

Ulteriori iniziative verranno intraprese per giungere alla messa in sicurezza dei bambini

Commenti Facebook