Settimana della consapevolezza dell’autismo, il Cip Molise tra i patrocinanti dell’iniziativa

“Il cielo è sempre più blu”, così è stata denominata la settimana della consapevolezza dell’autismo che nei giorni scorsi si è svolta a Campobasso e che ha visto tra gli altri il patrocinio del Cip Molise e che ha avuto il suo momento clou nella centralissima piazza Municipio. Abbiamo avvicinato la dottoressa Elena Salvatore, membro dell’associazione Le Onde di Campobasso, che ha spiegato nel dettaglio le modalità di una manifestazione che ha riscosso un notevole successo di partecipanti e che ha aperto una finestra su di un mondo forse ancora non del tutto conosciuto dai più. “Siamo partiti da un cielo blu, ampio e difficile da descrivere a parole, come le emozioni. Nelle esperienze condotte con i ragazzi nella settimana nelle scuole si è provato a trovare i colori e le sfumature delle emozioni, attraversandole da dentro e poi guardandole da fuori nella condivisione. Dai colori con cui sono state rappresentate le emozioni durante la settimana, si è passati al momento della tavola rotonda “i colori della consapevolezza” fino ad arrivare al momento più bello di domenica, in cui ci si è ritrovati in piazza per giocare questi colori in squadre di mestieri e per tutti sarà: “coloriamoci su!” L’esperienza si è conclusa con un concerto, dal quale le emozioni tornano ad essere sentite dal cuore, contando che ora “Il cielo è sempre più blu”. La Settimana Blu dedicata alla consapevolezza rispetto ai disturbi dello spettro autistico è stata organizzata per Campobasso dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dal Comune.

Dal 27 marzo al 1° aprile il servizio di NPI, nella persona della dott.ssa Falciglia e di alcuni collaboratori del “Progetto Autismo”, ha predisposto un laboratorio di sensibilizzazione e consapevolezza nelle scuole del capoluogo, fondato sulle emozioni. La complessità dei disturbi dello spettro autistico deriva dal particolare funzionamento, che vede fortemente compromesse le sfere della relazione e le attività personali; la dimensione contestuale può diventare una facilitazione o una barriera importante e dunque diviene fondamentale non incidere solo sul soggetto, ma intervenire anche sull’ambiente di vita. La settimana internazionale di promozione della consapevolezza rispetto al disturbo vuole pertanto facilitare la creazione di uno stile più comunitario nella risposta ai diversi comportamenti e dinamiche relazionali.

La scelta di partire e concentrarsi sulle emozioni è dettata dal fatto che sono spesso difficili da riconoscere e da esprimere per tutti, pertanto diventano un terreno di più possibile incontro delle differenze. Il Municipio di Campobasso e la sede centrale dell’ASREM si sono illuminati di Blu, come i numerosi edifici che hanno aderito alla campagna mondiale “Light it up blue”. Il blu è stato il colore ricorrente, legato all’enigmaticità delle manifestazioni dei disturbi dello spettro autistico e all’orientamento verso la consapevolezza. È stato il colore con cui si sono conclusi i laboratori nelle scuole, nel gomitolo che ha raccolto e lasciato il segno delle emozioni condivise dai ragazzi. Il blu della consapevolezza e del valore delle differenze è il colore che ha unito le numerose realtà associative che hanno reso una festa la giornata mondiale dedicata alla consapevolezza dell’autismo. Domenica 2 aprile, in Piazza Municipio, i volontari della Croce Rossa del Molise e del gruppo universitario UNIVOL della “Fraternità La Riva” hanno organizzato e realizzato una mattinata all’insegna del gioco, con la collaborazione di un nutrito gruppo di studenti volontari del CSI, alcuni volontari del CIP e del SOI Molise, oltre ad alcuni studenti del corso per animatori (Endasform e Iaros).

Tra le realtà del territorio che hanno aderito all’iniziativa va menzionata anche la Decathlon, che ha donato alcune magliette del colore blu della giornata. La giornata si è conclusa con un concerto speciale del gruppo di volontariato universitario “Sunrise”, i cui componenti hanno colorato  l’Ex-Gil delle “sfumature di blu” dei loro vestiti, dei palloncini, della loro creatività, ma soprattutto della loro musica. Ospiti ed artisti specialissimi del concerto sono stati due bambini, amici del gruppo, che hanno suonato ed integrato dei loro fuori programma uno spettacolo caratterizzato da una straordinaria dimensione inclusiva”.

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