Il 24 luglio 2017 ricorre il secondo anniversario della morte di Romica David, avvenuta a seguito dell’infortunio sul lavoro, presso il cantiere edile della CAMARDO SRL, in Macchia Valfortore.
Le indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino non si sono ancora concluse, ma i risultati dell’esame autoptico e dell’incidente probatorio, svoltosi all’udienza dello scorso 30 maggio, hanno chiarito alcune circostanze fondamentali: il giovane operaio è morto per folgorazione, durante lo svolgimento della propria attività, presso un luogo di lavoro
assolutamente “insicuro”.
Il perito incaricato dal G.I.P. ha, infatti, accertato l’assenza della dovuta certificazione dell’impianto elettrico e, comunque, la sua assoluta inadeguatezza a garantire l’incolumità fisica dell’organico impegnato a lavorare per la Camardo Srl. È emersa, altresì, l’omissione delle comunicazioni obbligatorie, da parte della Società ai competenti enti pubblici, per l’autorizzazione all’apertura del cantiere, oltre alla circostanza gravissima – che potrebbe appesantire la posizione degli indagati – dell’alterazione dello stato dei luoghi, evidenziata, peraltro, già dai CC di Sant’Elia a Pianisi, intervenuti nell’immediatezza dell’evento fatale.
In conclusione, il cantiere, attivo già dal mese di giugno 2015, in aperta violazione della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, non doveva essere aperto!
La moglie di Romica, Elena David, e i figli, che hanno assistito con compostezza e profonda dignità all’udienza del 30 maggio, attendono ora, insieme ai sottoscritti difensori, la conclusione delle indagini e la fissazione dell’udienza preliminare.
Avv.ssa Caterina Ciaccia –difensore della sig.ra Elena David
Avv. Demetrio Santoro – difensore dei figli minori.