Sea/ M5S Campobasso: rinnovo che sa tanto di occupazione delle poltrone!

Oramai siamo arrivati alle minacce, ai tentativi intimidatori di zittire 
il dissenso, anche quando verte su questioni meramente politiche.
E’ quanto è accaduto quando la dura critica alla scelta politica 
del Sindaco di Campobasso di pubblicare un avviso per il rinnovo del CdA 
della municipalizzata Sea a 4 mesi dalla scadenza del mandato sindacale, 
si è trasformata nella ennesima sguaiata replica della Sea, una replica 
condita dalla notizia che Gravina, oltre a non saper leggere lo Statuto, 
è stato addirittura diffidato.
Intanto, risulta quasi stucchevole constatare che chi siede sulle 
poltrone della Sea da quasi 6 anni neanche conosca le regole Statutarie 
e civilistiche, se ha l’ardire di affermare che sarebbe lo Statuto a 
garantire che la nomina del CdA debba essere triennale.
Per fortuna, la lingua italiana ci aiuta a chiarire.
Lo Statuto S.e.a. – che a differenza di qualcuno conosciamo bene non 
foss’altro perché depositato a sostegno di un esposto presentato anche 
alla Procura della Repubblica – all’art. 16.4 recita testualmente: 
L’Amministratore Unico o i componenti del Consiglio di Amministrazione 
nominati durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e 
scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del 
bilancio relativo all’ultimo esercizio del loro mandato e sono 
rieleggibili anche più volte.
In italiano, non superiore a tre esercizi non significa per almeno 3 
esercizi. Ma tant’è, la voglia di berciare era tanta che alla fine le 
sviste possono capitare. Agitare addirittura “l’abuso in atti d’ufficio” 
(che manco esiste come reato, visto che il reato è l’abuso d’ufficio) è 
roba da non meritare neanche un commento, tanto abnorme appare la 
svista! Così come appare quasi ridicolo dover leggere il puntiglio con 
il quale Sea precisa che il CdA resta in carica fino all’approvazione 
del bilancio.
Ma veniamo alla seconda “notizia” ovvero la diffida ricevuta dal 
presidente del CdA che chiede a Gravina – ma che indirettamente riguarda 
tutto il gruppo politico consiliare – di astenersi dal rilasciare ancora 
dichiarazioni alla stampa che “immotivatamente” lederebbero l’immagine 
dell’azienda e quella propria del suo presidente.
Dunque, per il CdA, immotivato sarebbe denunciare lo sperpero di denaro 
pubblico generato da utili aziendali abnormi, causati tra l’altro da una 
precisa responsabilità dell’Amministrazione comunale che finalmente si è 
recentemente sanata e che il buon Sabatini conosceva benissimo; oppure 
sarebbe immotivato denunciare l’acquisto di una sede legale quando si 
poteva trovare una soluzione a costo zero e che oggi sta generando 
ulteriori oneri visto che oltre ad averla pagata, paghiamo ancora un 
canone di locazione; o ancora, immotivato sarebbe denunciare la 
selezione con la quale sempre l’amministrazione comunale – e non il 
c.d.a. – ha effettuato le selezioni curriculari per la scelta dei membri 
del CdA; così come infine sarebbe immotivato criticare la fallimentare 
raccolta differenziata nel centro storico o la lentezza con la quale si 
sta realizzando sul resto della città.
In tutto ciò, il silenzio del sindaco Antonio Battista e del Presidente 
del Consiglio Durante, che in questi anni hanno lasciato che il CdA 
attaccasse la parte politica, anche quando politica e solo politica è 
stata la critica mossa alla SEA, anche quando la critica era diretta 
alla politica, appare a dir poco stucchevole.
I poteri che la legge riconosce al consigliere comunale eletto sono 
anche quelli di sindacato ispettivo. Se poi qualcuno ha ambizioni 
politiche o professionali e non gradisce la critica, questo è un 
problema che rispediamo al mittente, comprese le diffide, per le quali 
siamo pronti ad eventuali seguiti giudiziari.
Resta comunque l’inopportunità di procedere al rinnovo del CdA Sea a 
pochi mesi dalle elezioni amministrative; un rinnovo che sa tanto di 
occupazione delle poltrone!

Consiglieri del Movimento 5Stelle Campobasso

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