Convocare un tavolo tecnico/politico per decidere il futuro della S.E.A. (la società servizi e ambiente partecipata del comune) la cui convenzione scade il 17 giugno è la richiesta che ho presentato al Sindaco, sen. Di Bartolomeo, e che si terrà nei prossimi giorni.
Un confronto che vedrà coinvolti i gruppi consiliari di maggioranza e il c.d.a. della S.E.A. sia per valutare il percorso futuro della società (l’ingresso di partner privati, rientro di gestione e personale al comune) sia per verificare l’ampliamento dei servizi da affidare in gestione (penso al verde, illuminazione, strade, tributi, servizi cimiteriali, ecc….)
Una soluzione comunque in direzione di una multiservizi (è la proposta che avanzerò al tavolo) per una società che tuttavia al momento sconta una forte carenza di personale (suddivisa nei vari profili professionali) con ripercussioni sia sui servizi offerti alla città, sia sui dipendenti in servizio costretti a turni e stress lavorativo.
E’ del tutto evidente che anche la raccolta differenziata, al momento sperimentale solo sulla zona centrale della città, non potrà decollare senza il potenziamento della forza lavoro e dunque senza il reperimento di personale da destinare ai settori raccolta, manutenzione, spazzamento, parco macchine e settore amministrativo.
Del resto la pianta organica della S.E.A. prevedeva una dotazione di 85 dipendenti contro una situazione reale di soli 65 lavoratori con una carenza di personale di 20 unità equivalente al 25% della forza lavoro (è come avere un motore a quattro cilindri che funziona solo con tre) da reperire con contratti a tempo sia indeterminato sia determinato, sia a tempo pieno sia part time.
Altra riflessione che porrò all’attenzione del tavolo, l’azzeramento dei costi del “management” (presidenza, consiglio e collegio sindacale) che pesano sul bilancio societario per 95mila euro l’anno, somma che potrebbe essere destinata ad altre finalità (assunzioni, premi di produzione, posizioni lavorative).
Consigliere Michele Ambrosio