Riceviamo e pubblichiamo
Cari Genitori, qualche precisazione sulle note apparse e divulgate su alcuni quotidiani ed organi di stampa, vi ricordiamo che saremo attenti alla speculazione sull’argomento – SCUOLE – nelle prossime campagne elettorali (vds. Ns. Comunicato stampa del 08.01.2018) Il costituendo Comitato Nazionale Scuole Sicure e lo stesso Comitato Scuole Sicure Campobasso, precisano che negli ultimi anni nessuna nuova scuola è sorta, ma sono stati utilizzati plessi riattati a scuola primaria, che in origine avrebbero dovuto accogliere scuole dell’infanzia, e che le stesse, non sono state realizzate, crediamo, da delibere di Codesta Amministrazione, e che al momento, non ci risultano “nuovi plessi” in costruzione in conseguenza a loro delibere e/o determina. Alcuni studenti, a causa delle rilevanze di vulnerabilità certificate dall’Unimol, sono stati spostati, ed attualmente sono ospitati in edifici datati (vds. Via Gorizia) e che hanno subito soltanto interventi di miglioramento sismico che comunque, stante alla sentenza della Cassazione, restano sotto il livello 1 di vulnerabilità, stante alle risultanze tecniche. Riportiamo dalla sentenza: “I terremoti non sono soggetti a “prevedibilità” e dunque i sindaci non devono opporsi al sequestro delle scuole che, anche nelle zone a “basso rischio sismico”, sono a ipotetico rischio crollo seppure per un “minimo scostamento dai parametri” di edificazione emanati nel 2008. Lo sottolinea la Cassazione accogliendo il ricorso della Procura di Grosseto contro un sindaco che ha ottenuto la riapertura di una scuola a ‘leggero’ rischio sismico, pari allo 0,985 su una scala che soddisfa a ‘1’ il parametro di sicurezza statica” –ricordiamo, l’Ordinanza N. 26 del 27.10.2016 del Comune di Campobasso. Dove, dopo nove mesi dalla richiesta di accesso agli atti, l’Amministrazione prendeva coscienza del problema i primi di ottobre 2016, e solo, per la capacità di molti genitori, di riunioni con il Prefetto, di continue conferenza stampa, con riunioni e con la presenza costante di un presidio in piazza Vittorio Emanuele, si otteneva la prima Ordinanza Sindacale, dove, diciamo così, noi genitori venivamo visti ed indicati come “ansiogeni”, ma che con la stessa si otteneva l’attenzione DOVUTA al problema. Quindi, possiamo dire che non proprio questa attenzione ci fosse nel programma e nei pensieri dell’amministrazione corrente. Poi, dopo altre e continue sollecitazioni giunte sempre da Genitori attenti ed attivi, si otteneva con delibera del Consiglio Comunale la delibera per affidare gli studi di vulnerabilità, dove poi, investita l’Università, dopo un “distratto” capitolato di spesa, portato da 50.000 Euro a 80.000 euro, con l’intervento economico della stessa Università, si elencavano i 12 edifici scolastici affidati alla verifica di vulnerabilità (non tutti). Studi e riscontri che, ad oggi, ancora non sono stati tutti eseguiti e pubblicati, e che mancano ancora all’appello e che forse, molto probabilmente, sentenzieranno qualche altra chiusura. Il “vanto” di aver chiuso 18 scuole non sta’ all’Amministrazione, ma all’obbligo di rispettare le norme di legge, le nuove norme di costruzione degli edifici adibiti a scuola, le nuove direttive emesse dal 2003, in conseguenza al dramma di San Giuliano di Puglia, ed anche, dalla stessa Presidenza del Consiglio, oltre alle recenti ed ultime sentenze emesse in giro per l’Italia. Ricordiamo, le problematiche, e le varie e continue delibere ed ordinanze sulla stessa Montini, che ad oggi, dopo il crollo del controsoffitto, la vedono chiusa, con i ragazzi in doppi turni, e che il 20 gennaio avrebbe dovuto trovare, l’ennesima ospitalità in un edificio “adattato a scuola”, e che forse vedrà la luce il prossimo lunedì 5 febbraio p.v. Anche per questi motivi, speriamo vivamente, che avvenga senza alcun taglio di nastro, ma solo felici che, le famiglie e gli stessi bambini, ritrovino un po’ di serenità e la “normalità” che meritano. (Ordinanza sindacale n.1 del 2.02.2018). Inoltre, ci preme segnalare che, ad oggi, l’Amministrazione non abbia ancora richiesto, almeno al momento, i termini scadranno il prossimo 20 febbraio, come invece molte altre, e secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dell’interno del 29 gennaio 2018, i contributi di cui all’articolo 1, comma 853, della medesima legge n. 205 del 2017, per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Leggendo ancora, l’allegato alla Gazzetta Ufficiale, la graduatoria dei Comuni che hanno richiesto finanziamenti per indagini diagnostiche sulle scuole, non leggiamo nessuna voce riguardante le Scuole di Campobasso ed Isernia, ma soltanto: n. 2 di Termoli – n.1 di Trivento – n.1 di Jelsi – n.1 di Fossalto – ed alla pagina seguente: n.2 di Sesto Campano. (Supplemento ordinario n. 61 alla Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 299). In conclusione, siamo sempre stati convinti che questo Comune e che la stessa Amministrazione abbiano a cuore la “sicurezza dei nostri ragazzi”, ma possiamo affermare senza smentita alcuna, testimoni ne sono i chilometri di inchiostro speso, di stampa giornalistica accumulata e di servizi tv, delle numerose pagine web e le stesse delibere e ordinanze, che dimostrano come, siano andati un po’ a tentoni, forse pensando che quelle “richieste” fossero mosse da altro e mai fidandosi, realmente, di chi tendeva una mano risolutiva ed ad ampio respiro. Oggi, possiamo affermare che ci troviamo ancora all’alba di una più ampia e concreta visione d’insieme. Dove e mentre, in altre realtà, le amministrazioni, vedasi anche lo stesso Governo con tutte le ultime ordinanze e direttive emesse, che ancora non ci soddisfano a pieno, abbiano iniziano ad ascoltare realmente le rimostranze dei comitati di genitori, a confrontarsi con le stesse associazioni, e con tutti coloro, tecnici e non, che ancora si spendono gratuitamente e rimettendoci del proprio, non per proprio ego, ma unicamente per il diritto alla sicurezza dei propri figli e nipoti, per le intere maestranze, e perché, non si torni mai più a piangere per le cose NON fatte, o fatte MALE, e per dimostrarsi diversi da chi non è più disponibile all’ascolto vero, quello famoso del “ventre a terra” che piace a molta politica di oggi, e che si tornerà a recitare in questi giorni. Lo si nota dalle moltissime, continue e costanti promesse messe in campo, promesse a lunga gittata, non solo in questi giorni (vds. la stessa scuola Mascione, che probabilmente troverà la luce) ma, anche durante i momenti più topici, dove a nostro parere, non essendoci, una visione d’insieme, dove la stessa decrescita demografica scolastica mette in discussione ed influirà sulle singole scelte messe in campo oggi, dove la costruzione di nuovi plessi, non avendo considerato anche questa variante, potrebbero presentarsi e/o mostrarsi come edifici deserti. Lo stesso mancato e mai attuato DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, è altro motivo per uno sguardo distorto della realtà che verrà, dove il nuovo mondo scolastico regionale e locale dovrà necessariamente rispondere, con uno sguardo giusto al territorio, alla territorialità ma anche ai quartieri come presidi sociali di formazione culturale e civica, migliorando gli stessi, e rendendoli vivi, pulsanti e non semplici ed utili/inutili dormitori.
Nicola Simonetti – per il costituendo Comitato Nazionale Scuole Sicure – Comitato Scuole Sicure Campobasso