La pubblicazione, sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso e realizzata dall’Unione Lettori Italiani, raccoglie una selezione delle lettere dei detenuti che hanno partecipato alle sette edizioni del concorso nazionale di scrittura
Sette anni di lettere ispirate dall’amore, dal dolore ma anche dalla speranza di un futuro più generoso del passato. Sette anni di sentimenti ed emozioni raccontati dalla penna dei detenuti degli istituti carcerari di tutto il territorio nazionale, che hanno partecipato a Scrittodicuore, il concorso nazionale di scrittura, che l’Unione Lettori Italiani e il Comune di Campobasso portano avanti da otto anni, con la direzione artistica di Brunella Santoli, la collaborazione della Direzione della Casa Circondariale di Campobasso e il patrocinio della Provincia di Campobasso nell’ambito di Ti racconto un libro laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione.
Un patrimonio umano e sentimentale dal valore unico, che l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso e l’Unione Lettori Italiani hanno voluto affidare al volume Scritto di Cuore – L’amore e le parole per raccontarlo che raccoglie le più belle lettere dei detenuti degli Istituti carcerari italiani che hanno partecipato alle sette edizioni del concorso nazionale di scrittura.
“Credo che la condivisione stimoli riflessioni attente e meno banali sul ruolo del nostro sistema carcerario, ma soprattutto aiuti l’intera comunità a crescere più unita ricucendo strappi per comporre un magnifico patchwork in cui le differenze diventano l’essenza della bellezza” si legge nella nota dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso Luca Praitano.
Curato da Brunella Santoli e con la prefazione di Anna Giurickovic Dato, il volume si presenta come un prezioso contenitore di sentimenti e di parole resistenti che li raccontano. Pagine che rendono visibile l’invisibile e che danno voce, a volte con pudore altre con rabbia, ad un’importante fetta di società che spesso viene dimenticata perché reclusa, “ristretta” negli istituti carcerari.
Ogni lettera ridefinisce l’identità di persone che hanno perso tanto, soprattutto in termini di dignità, perché private della libertà personale.
“Abbiamo deciso di pubblicarle perché le numerose lettere inviate da donne e da uomini che sono anche madri, padri, figli, sorelle, amici, persone sole al mondo, possano continuare a parlarci di sentimenti, di vite sospese e a farsi portavoce di conoscenza, di riflessione sulle difficoltà del vivere quotidiano e sulle incertezze per il futuro nei luoghi di reclusione” scrive Brunella Santoli nell’introduzione del volume dedicato a Pino Roveredo, scrittore prematuramente scomparso e membro storico della giuria del premio Scrittodicuore, da sempre sensibile alle problematiche sociali.
La presentazione del volume, che viene proposta nell’ambito della XXII edizione di Ti racconto un libro laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione, è in programma giovedì 6 giugno, alle ore 18.30, nella Libreria Mondadori in via Pietrunto a Campobasso.