È giusto imporre la licenza di polizia a chi svolge l’attività di raccolta scommesse. Lo afferma il Tar Molise nelle sentenze che respingono i ricorsi presentati dai titolari di due imprese di Campobasso (New Bar del Corso e Fivewin srl), a cui il Questore aveva negato l’autorizzazione per l’apertura di due sale scommesse. La Questura, si legge, ha respinto legittimamente la richiesta dei due titolari: in entrambi casi, le sale avrebbero fatto riferimento a un bookmaker privo di concessione statale e dunque non autorizzato a raccogliere gioco. Secondo i giudici, riporta Agipronews, le limitazioni previste dalla legge «vanno considerate lecite» e non violano la libertà di stabilimento tutelata dai principi UE.
Tali limitazioni sono cioè «finalizzate a interessi imperativi generali, quali la lotta alla criminalità» e «costituiscono un mezzo per prevenire l’esercizio delle attività in tale settore per fini criminali o fraudolenti e per contrastare la ludopatia».
Francesca Perrone ( Agipro)