Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma del Presidente del Tribunale di Campobasso dott. Giuseppe Mastropasqua.
Su diversi siti di informazione locale on line è apparsa la notizia che le persone detenute nella Casa Circondariale di Campobasso hanno intrapreso da diversi giorni uno sciopero della fame ad oltranza per ragioni connesse alla mancata concessione di permessi premio; tale notizia è stata poi ripresa e rilanciata anche da alcuni siti di informazione on line nazionali.
Al riguardo, nell’assoluta chiarezza e trasparenza dell’operato della magistratura di sorveglianza e dell’Amministrazione penitenziaria si fa presente:
a) la Direzione della Casa Circondariale di Campobasso con apposita nota ha comunicato che nessuna forma di protesta delle persone ivi ristrette risulta in atto per ragioni connesse alla concessione di permessi premio;
b) dal 01 ottobre 2018 ad oggi sono stati concessi ben 50 permessi premio e 8 permessi di necessità;
c) il permesso premio non è oggetto di diritto soggettivo della persona detenuta, perchè la sua concessione è subordinata all’accertamento di due presupposti: quello dell’ammissibilità riguardante l’espiazione del minimo di pena previsto dalla legge; quello della meritevolezza del richiedente che – come si desume dalla stessa denominazione di “permesso premio” – ha valenza premiale sia per la consapevolezza e riflessione critica in ordine ai reati commessi, sia per l’assenza del rischio di commissione di nuovi reati , cioè, per fini si sicurezza sociale;
d) la persona detenuta, che non vede accogliersi la domanda di permesso premio, ha il diritto di proporre reclamo al Tribunale di Sorveglianza e poi eventuale ricorso per Cassazione.
I magistrati in servizio presso il Tribunale di Sorveglianza hanno sempre valutato con tempestività e accuratezza tutte le istanze di permesso premio e continueranno a farlo secondo i suddetti criteri stabiliti dalla legge ed ai fini di sicurezza sociale.
Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza
dott. Giuseppe Mastropasqua