Con l’annuncio fatto in coppia da Massimo Romano e Michele Scasserra, secondo cui quest’ultimo è il candidato sindaco del Polo civico di Campobasso, lo scenario elettorale complessivo comincia ad essere definitivo, anche perché tra poco più di una settimana si dovranno presentare le liste dei candidati con i relativi sindaci.
Acquisito dunque questo dato che ha parecchio “smosso” l’ambiente, bisogna soltanto capire se Adriana Izzi confluirà in qualche schieramento rinunciando al suo progetto autonomo che la vede impegnata assieme alla collega Marilina Niro nella costruzione di una lista a proprio sostegno.
Oltre alla Izzi, poi, c’è da capire se Nunzia Lattanzio, anch’ella vicina al neonato Polo, con conseguente abbandono anche della maggioranza di Palazzo Moffa, riuscirà a far ritirare dalla competizione Pino Saluppo il quale versa in uno stato molto evoluto della campagna elettorale, sostenuto da tre liste, per farlo entrare sempre nel gruppo capitanato da Scasserra.
In politica certi accordi si fanno, lo insegna la storia e si materializzano attraverso la composizione di una squadra di Governo condivisa in caso di vittoria.
Quindi, qualora Saluppo e la Izzi entrassero nel Polo civico, la partita diventerebbe molto interessante in quanto un gruppo così forbito certamente ridarebbe a quell’area un bel impulso.
Di Bartolomeo, infatti, che sperava in una sua rivalutazione con la candidatura di Massimo Romano, non gradita ai ceti popolari ed ai campobassani più veraci, con la discesa di Scasserra in campo vede sfumare tali consensi.
Scasserra, sostenuto proprio da Big Gino in occasione della sua nomina ad Assessore nell’ultimo governo Iorio, catalizza su di sé un voto omogeneo che va dalla classe maggiormente popolare a quella cosiddetta d’elitè.
Campobassano DOC, cognome importante, ottima presenza, alto livello culturale, esperienza amministrativa. Insomma forse il miglior candidato che un ‘area nata dal nulla e che è costretta a correre da una parte all’altra per racimolare consensi, poteva individuare.
Intanto, nel centro sinistra, Antonio Battista incassato il favore di tutti i concorrenti delle ultime primarie continua nel suo lavoro di composizione delle liste con il sostegno dei vari partiti che fanno capo alla maggioranza di Governo regionale.
Unico leader che ancora non fa sentire la sua voce è Vincenzo Niro che, abbandonato l’Udeur ed avvicinatosi al movimento centrista dell’ex Ministro Mario Mauro, sta tenendo le carte in mano anche se con ogni probabilità non farà mancare il suo sostegno al vincitore delle primarie.
Dunque partita aperta per tutti e liste sempre più fondamentali nella corsa alla vittoria finale.
In situazioni come questa, come noto, la differenza, lo slancio finale, sarà offerto proprio dalle liste collegate e chi vanterà quelle più competitive (e chi ne avrà di più!) farà sua la vittoria.