Riceviamo e pubblichiamo
“Una voce nel silenzio” ideata dalla Cisl FP Molise e dedicata agli eroi dei nostri ospedali, gli angeli del Covid a San Giuliano del Sannio.
Durante la tavola rotonda ideata dalla CISL – FP con un testimonial di eccellenza: Roby Facchinetti, si è di discusso con le istituzioni e le importanti autorità intervenute di quanto fatto durante i giorni più bui del Covid19 e di quanto ancora bisogna fare per “rigenerare” la sanità del Molise.
Il Segretario generale della CISL – FP Vincenzo Mennucci, ha evidenziato la necessità di investire sulla materia prima della Sanità e cioè il personale.
Senza il lavoro delle donne e degli uomini, la Sanità non può esistere, ancor più quando deve divenire territoriale e raggiungere gli ultimi.
Si ha la necessità urgente di prorogare – ha affermato il Segretario Vincenzo Mennucci – gli oltre 200 contratti a tempo determinato in scadenza a dicembre per dare continuità ai servizi essenziali.
Bisogna inoltre intervenire con un Decreto Molise al fine di porre in essere le condizioni per stabilizzare tutti i precari, che a causa delle assunzioni a partita IVA nel primo momento Covid, oggi non hanno maturato i 18 mesi, nonostante hanno superato il criterio temporale essenziale previsto dalla norma.
Gli Eroi non vanno dimenticati – ha concluso Mennucci -, dando dignità al lavoro prezioso.
Mentre Antonio D’Alessandro Coordinatore della CISL Molise ha affermato: L’emergenza sanitaria ha lasciato e ci lascerà tante ferite, ha costretto imprese, famiglie e organizzazioni a rivedere la propria quotidianità. Accanto ai lavoratori che non si sono mai fermati non hanno conosciuto sosta neanche le tutele e i servizi socio assistenziali offerti dal sindacato.
È servito un enorme spirito di solidarietà, attraverso esempi straordinari di vicinanza e ascolto. Basti pensare che come CISL abbiamo costruito una procedura che ci ha permesso di lavorare richieste di indennità in tempi record, e lo abbiamo fatto, a differenza di tanti altri, senza chiedere nulla ai lavoratori, neanche un euro. È stata una grande sfida per i nostri recapiti, una sfida che ci ha ricordato l’importanza di essere sul territorio, nelle periferie.
I nostri operatori, dirigenti, collaboratori, volontari, delegati e in tutti i luoghi di lavoro, non hanno perso mai il contatto umano con chi lavora.
La solidarietà, le reti di vicinanza, la prossimità, la condivisione di diritti e doveri da far valere di fronte all’interesse generale e al bene comune.
Come Sindacato – ha concluso il cislino Antonio D’Alessandro – Si può e si deve lavorare in sicurezza salvaguardando la produttività, la qualità del lavoro, la salute delle persone, e questo è forse uno dei più grandi insegnamenti che possiamo trarre dall’emergenza sanitaria.
Il Coordinatore AST Molise Antonio D’Alessandro