La riorganizzazione delle Province insieme al riordino degli Uffici dello Stato sul territorio imporrà un taglio alla presenza amministrativa e istituzionale nella città di Campobasso, liberando strutture pubbliche attualmente adibite a sedi di Organi Statali o della Provincia. In base ai recenti provvedimenti legislativi adottati dal Governo Renzi, le amministrazioni pubbliche prima di costruire nuove sedi o affittare uffici, hanno l’obbligo di occupare gli spazi vuoti già esistenti o liberati dal riordino e dalla riorganizzazione in atto.
Per la città di Campobasso questa scelta determinerà l’opportunità di disporre di migliaia di metri quadri di uffici pubblici già disponibili che eviteranno l’obbligo di cementificare e devastare i pochi spazi urbani destinati ad aree verdi e parchi per i bambini, gli anziani e le loro famiglie.
Riducendo le funzioni delegate alla Provincia di Campobasso quanti edifici, compresa la Caserma Testa di Via Mazzini, potrebbero essere utilizzati per altre funzioni insieme a locali adibiti a scuole che per via del calo demografico tornerebbero nella disponibilità gratuita della Pubblica Amministrazione.
Se questo è lo scenario in evoluzione, che mette a repentaglio anche la permanenza o meno dell’autonomia regionale, non serve bruciare gli spazi liberi di Campobasso per altra cementificazione. Al contrario, occorre salvaguardare le aree verdi, potenziarle e risistemarle per renderle fruibili a vantaggio della collettività a partire dall’ex-Romagnoli, che intitolato a Papa Francesco, potrebbe svolgere quella funzione di aggregazione e socializzazione tra la zona universitaria ed il centro cittadino.
Per l’Associazione degli Ecologisti Democratici del Molise è opportuno pianificare il recupero del centro storico, dei quartieri periferici e delle aree degradate come l’ex Hotel Roxy che da anni è diventato un ricettacolo di rifiuti da bonificare e risistemare per il decoro cittadino.
L’auspicio e la richiesta che gli Eco.Dem avanzano alla nuova amministrazione comunale è quella di pensare alla vivibilità urbana, ai percorsi pedonali, alle zone libere dal traffico, al riutilizzo del Distretto Militare e ad una città a misura di bambini con parchi gioco e luoghi di incontro che tornano ad antichi splendori, come la Villa De Capoa da risistemare e rendere fruibile alla cittadinanza.