L’arcivescovo di Campobasso – Bojano, mons. GianCarlo Bregantini, il presbiterio, le religiose, i religiosi, i laici tutti della diocesi e la parrocchia di san Paolo annunciano con viva commozione il ritorno alla Casa del Padre di don Giovanni Diodati, dopo breve malattia serenamente vissuta.
Nato il 19 febbraio 1949 a Campobasso, dal padre Federico e dalla madre Beatrice Sacchi. Residente a Campobasso, ha studiato Teologia presso il seminario di Fermo (essendo la sua vocazione adulta). Dopo una feconda attività lavorativa nel mondo dell’arte, giunge al sacerdozio a 44 anni, anche per la testimonianza di don Giovanni Battista e la comunità della parrocchia di san Leonardo a Campobasso
. Il 3 luglio 1993 viene ordinato sacerdote da S.E. mons. Ettore Di Filippo e il 5 luglio dello stesso anno viene nominato vice parroco ai Santi Bartolomeo e Paolo e, per un breve periodo nella parrocchia di Santa Maria di Loreto in Santo Stefano (frazione di Campobasso). Il 1 maggio del 1994 viene nominato Parroco dei Santi Bartolomeo e Paolo. Il 31 ottobre del 1995, inoltre, viene assegnato come assistente spirituale della Polizia di Stato presso la Questura di Campobasso, rimasto in carica fino al 2017 per raggiunti limiti di età.
Don Giovanni Diodati è stato anche esorcista diocesano dalla morte del predecessore don Raffaele Bove. «Profondo nel consiglio come esorcista, vivace nell’animazione dei Movimenti laicali, vicino ai giovani in qualità di cappellano della Polizia di Stato di Campobasso, sensibile verso i poveri. Parroco zelante a san Paolo, amabile di stile nelle relazioni fraterne Lo affidiamo perciò al Signore, con grande speranza e con corale preghiera, certi dell’abbraccio di Dio verso il suo servo fedele», così, in sintesi, il vescovo Bregantini ne descrive il profilo sacerdotale.