Il progetto “Safe Driving”, teso ad aumentare la sicurezza stradale, continua a mostrare la
sua efficacia attraverso una serie di controlli che si sono svolti, nelle principali piazze della città, venerdì notte proseguendo nelle prime ore di sabato 11 novembre. L’obiettivo primario rimane quello di prevenire e ridurre gli incidenti gravi, dovuti all’uso di alcol e sostanze stupefacenti alla guida ma, nel contempo, si sta rivelando un alleato prezioso anche nella prevenzione di altri tipi di reati, in particolare i furti in appartamento.
Durante i controlli, oltre al focus sulla sicurezza stradale, c’è stata un’attenzione particolare
verso il controllo del territorio per prevenire i reati contro il patrimonio.
Una delle novità più rilevanti è stata l’introduzione di verifiche sui residenti fuori provincia alla guida. I Carabinieri hanno approfittato dei posti di blocco e dei controlli per raccogliere informazioni utili e per identificare veicoli e persone sospette che potrebbero essere collegate a recenti episodi di furti in abitazioni. Si tratta di un ottimo metodo che dimostra come le risorse possano essere utilizzate in maniera efficace e multifunzionale.
Questo approccio olistico alla sicurezza urbana permette di creare una rete di sorveglianza più capillare, contribuendo a un generale senso di sicurezza nella comunità.
L’unità mobile sociosanitaria, e Croce Rossa Italiana, pur rimanendo focalizzati sulla loro missione principale di prevenzione della guida in stato di ebrezza o sotto l’influenza di sostanze psicotrope, hanno contribuito a rendere i controlli più efficienti, permettendo ai Carabinieri di dedicare maggiori risorse al controllo del territorio.
Il progetto “Safe Driving” rimane un modello di riferimento nel campo della prevenzione e della sicurezza stradale. La sinergia tra la prevenzione degli incidenti stradali e il controllo del territorio rappresenta un modello innovativo di gestione della sicurezza urbana. Grazie alla presenza costante e mirata dei Carabinieri e all’uso di tecnologie avanzate come l’unità mobile sociosanitaria e CRI, Campobasso si conferma un esempio di come la collaborazione tra diverse agenzie e l’uso intelligente delle risorse possano generare un impatto positivo sulla vita dei cittadini.