Stanno generando legittima preoccupazione tra la cittadinanza le notizie della presenza,
nel vicino Abruzzo, del primo caso di febbre West Nile, malattia trasmessa dalle punture di
zanzara.
Tra i vettori potenzialmente più pericolosi, sicuramente la zanzara comune (Culex
Pipiens)”, presente stabilmente anche in Italia e nella nostra città, sebbene l’altitudine
(oltre 600 mlv.) ne limiti naturalmente la diffusione e gli effetti dannosi rispetto alle località
pianeggianti e costiere.
Al riguardo, tra le azioni di contrasto alla diffusione delle zanzare, vi è la sorveglianza
epidemiologica, di competenza delle autorità sanitarie, nonché interventi periodici di
riduzione della popolazione mediante attività di igiene ambientale e lotta alla proliferazione
larvale.
La materia della disinfestazione anti zanzare è disciplinata dal Piano Nazionale di
prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020/2025, che stabilisce criteri
e modalità di contrasto alla trasmissione delle infezioni virali trasmesse da artropodi.
L’impiego di prodotti adulticidi non è quindi la soluzione ideale al problema; tale attività non
può essere programmata ed effettuata in maniera automatica e calendarizzata ma
dev’essere svolta esclusivamente in situazioni emergenziali, in misura focale e circoscritta
e in aree o situazioni di particolare abbondanza del vettore, comunque in accordo con le
autorità competenti, come raccomandato dall’OMS.
Dallo stesso piano emerge chiaramente la non obbligatorietà degli interventi adulticidi, a
meno di presenza di casi umani di arbovirosi o altre evidenti e conclamate situazioni
emergenziali, comunque su disposizione dell’Azienda Sanitaria Locale competente che, in
caso di necessità, ha il compito di attivare l’amministrazione comunale per avviare gli
interventi di controllo del vettore.
Il Comune di Campobasso, come ogni anno, ha normalmente predisposto un piano di
disinfestazione sia larvale che adulticida ma, in assenza delle condizioni di criticità previste
dal piano, al momento, continua ad essere regolarmente effettuata, con cadenza
quindicinale, esclusivamente quella larvicida mentre quella “adulticida rimane
temporaneamente in “stand by”.
Appare lampante che tali precauzioni sono derivanti dal forte impatto, sia sulla
popolazione che sull’ambiente, che i prodotti adulticidi possono avere.
Non a caso, laddove necessari, gli interventi adulticidi vanno effettuati in maniera
controllata e puntuale e non certo tramite lo spargimento a tappeto sull’intero territorio
cittadino di sostanze chimiche, non certo benefiche per la salute umana e per gli
ecosistemi.
E’ peraltro noto l’effetto controproducente di questi prodotti che, oltre ad avere una
brevissima efficacia, generano una diffusa resistenza da parte delle zanzare che tendono
a diventare sempre più immuni agli stessi insetticidi che diventano perciò sempre meno
efficaci aumentando i rischi per la salute pubblica in caso di reali necessità e situazioni
emergenziali che dovessero manifestarsi nel tempo.
Il Servizio Ambiente dell’Amministrazione comunale, alla luce del particolare momento, ha
comunque predisposto in questi giorni un rinforzo dell’attività larvicida sul territorio
comunale, restando in stretto contatto con le autorità sanitarie, comunque pronto ad
intervenire in maniera tempestiva con i mezzi e gli strumenti previsti, nel caso nel caso in
cui si dovessero manifestare le condizioni indicate dalle vigenti disposizioni.