CAMPOBASSO. Qualche giorno fa i volontari del 118 sono andati a “bussare” alle porte della Regione chiedendo che venissero saldate le spettanze di circa quattro mesi per far si che non venga meno il servizio di emergenza territoriale, perchè hanno detto i sanitari “non possiamo più permetterci di pagare di tasca nostra”. Il primo ottobre, alla presenza del governatore Frattura, del vice presidente Petraroia e degli assessori Facciolla, Nagni e Scarabeo, il governo regionale ha approvato le linee per l’affidamento del servizio di trasporto per l’emergenza territoriale. L’Asrem avrà in mano il 118 e il servizio dovrà essere gestito in forma diretta o nel caso che i mezzi non siano sufficienti, affidandolo attraverso una gara pubblica, a soggetti esterni. Comunque saranno disponibili 2 milioni e 731 mila euro all’anno; la maggior parte, circa 2 milioni e 300 mila euro saranno per il 92 autisti presenti nell’organico e la somma restante suddivisa tra i costi delle diciassette ambulanze e i costi di esercizio, suddiviso in sedici unità operative territoriali. Ormai però tra i numerosi volontari che prestano servizio nella nostra regione, le numerose associazioni e per i malati che richiedono spesso questo servizio, è tangibile la paura per nuovi imminenti tagli.
Riorganizzazione del 118. Paura per probabili nuovi tagli
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