Il 17 ottobre presso la Sede del Comitato Reg.le CRI Molise, sito in V.le Manzoni n° 30 a Campobasso, i dipendenti civili della CRI del Molise si sono riuniti in Assemblea Sindacale con il seguente ordine del giorno:
– Riordino della CRI – D.Lgs 178/2012 – Privatizzazione – Mobilitazione.
In un momento in cui la crisi attanagla tutto il ceto sociale, l’Ente CRI che da sempre è stato baluardo di sostegno alla società si vede ridimensionare nelle funzioni, disorientare nell’organizzazione con danno gravissimo agli utenti più bisognoso, tutto ciò a discapito del pubblico impiego per un una privatizzazione selvaggia.
La Croce Rossa nella provincia di Campobasso svolge le seguenti attività, di cui si riportano i dati relativi all’anno 2012:
– Servizio di trasporto infermi con autoambulanza – sono stati effettuati circa n° 200 servizi;
– Servizi di attività sanitarie per manifestazioni e attività sportive – sono stati effettuati circa n° 60 servizi;
– Servizio 118, in convenzione con la ASREM di Campobasso – sono stati effettuati servizi per Km 17.724;
– Assistenza agli indigenti con distribuzione di viveri e vestiario per circa 1800 unità, numero cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, anche in considerazione dei flussi migratori – sono stati effettuati per la distribuzione nella provincia circa Km 3.857 per un totale di Kg. 37.931,30 di prodotti alimentari ;
– Corsi di formazione Sanitaria nelle Scuole, negli Enti, nelle Aziende ed alla popolazione tra cui L. 81/08, Manovre di disostruzione pediatrica, BLSD e PBLSD per un totale di circa N° 20 corsi;
– Corsi di formazione per personale volontario CRI – n° 6 corsi;
– Donazione del sangue – N° 140 donazioni effettuate.
Tali attività vengono svolte grazie all’apporto dei 779 Volontari, (dati riferiti sempre alla provincia di Campobasso e all’anno 2012), ma la garanzia della rispondenza alle vigenti normative delle procedure amministrative, di gestione, di contabilità viene assicurata dai n° 5 dipendenti appartenenti al comparto della Funzione Pubblica (EPNE).
Con la mobilitazione odierna si intende ribadire con forza la richiesta di almeno un anno di proroga all’applicazione della riforma. Il tempo necessario per una riorganizzazione seria della CRI e per la definizione condivisa dei punti essenziali :
1 – livelli dei servizi,
2 – fabbisogni di personale,
3- tutela dei lavoratori precari.
La proroga servirebbe anche per permettere al Governo di utilizzare la delega legislativa contenuta del DDL Lorenzin del 26.07.2013.
I sindacati hanno più volte rappresentato come il Decreto 178/2012, relativo alla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana, non recependo l’art.70 della legge 833/78, pregiudica la garanzia e la qualità del servizio pubblico in settori delicati come l’assistenza e il soccorso, determinando oltretutto un serio pericolo per centinaia di lavoratori che vedono a rischio il loro posto di lavoro e la loro altissima professionalità.
Dal DDL in oggetto si apprende la volontà del Ministro e del Governo di adottare sia un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della Salute, sia un decreto legislativo limitatamente alle norme concernenti la Croce Rossa Italiana.
Pur considerando positivamente quanto dal Ministro previsto nel DDL ritenendo che questa dovrà essere l’occasione per arrivare finalmente ad una vera riforma della CRI, non possiamo sottacere che la fretta di poter giungere a quella che dovrebbe far nascere una nuova Croce Rossa meglio organizzata e meglio funzionale ai territori possa inficiare quanto di buono o di buon proposito era riservato.
Come è noto gli effetti negativi del Decreto 178 sono già sono già in atto e ancor di più si concretizzeranno a partire dal prossimo dicembre.