Rinnovo CCNL Poste: adesione plebiscitaria in Molise

Adesione plebiscitaria in Molise al nuovo contratto nazionale dei postali. Lo comunica il segretario regionale Cisl Poste Antonio D’Alessandro. “Con oggi abbiamo concluso le assemblee per l’approvazione del CCNL da parte dei lavoratori. Dodici le assemblee
effettuate in tutto il Molise con un risultato eloquente: il 99% dei dipendenti, approva il CCNL firmato da tutte le organizzazioni sindacali”.
L’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane, per il triennio 2016-2018, è stato siglato nei giorni scorsi. Il rinnovo del contratto in Molise riguarda 945 dipendenti.
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – afferma Antonio D’Alessandro – perché abbiamo
garantito tutele importanti ai lavoratori, come la risoluzione positiva del precariato che avverrà a gennaio con modalità e criteri ben precisi e, nel giro di qualche anno, farà sì che in Molise tutti i lavoratori part time potranno passare a regime full time attraverso una graduatoria trasparente”.
Per quanto riguarda la parte tecnica del contratto, un punto importante riguarda la sottoscrizione dell’Accordo sulla Rappresentanza, nel quale viene esaltato il ruolo delle RSU che saranno chiamate a validare gli accordi rilevanti per la vita aziendale. In materia di Politiche Attive del Lavoro sono stati sottoscritti protocolli che tracciano le linee in tema di assunzioni di lavoratori CTD, ovvero a tempo determinato, di trasformazioni da part time a full time in tempi certi, di passaggi professionali e sportellizzazioni, di assunzioni di personale all’esterno dell’Azienda.

La parte economica del contratto prevede l’incremento dei minimi tabellari pari a € 81,50 medi a regime al livello C, mansione di massima concentrazione della popolazione aziendale. Tale incremento è riconosciuto in 2 tranche nell’arco del 2018. Per gli anni 2016/2017, a copertura della “vacatio” contrattuale, è stato riconosciuto un importo a titolo di una tantum pari ad € 1.000,00. Da un punto di vista normativo è stata prevista tra l’altro la cessione solidale delle ferie; inoltre, in tema di maternità e paternità, il congedo parentale potrà essere fruito anche a ore, con estensione del trattamento di miglior favore (80%) non più sino al terzo anno di vita del bambino bensì sino al sesto anno.
Devo precisare – aggiunge D’Alessandro – che purtroppo le assemblee non si sono svolte dai sindacati unitari, con disagio dei lavoratori e della clientela, ciò in quanto c’è stato il solito comportamento teso a spaccare l’unità del sindacato da parte di quelle sigle che ora, di fronte ai lavoratori, dovranno assumersi le proprie responsabilità e soprattutto agire in coerenza con la linea politica fin qui tenuta. La CISL Poste, infatti, non ha mai tenuto incontri ad assemblee con i lavoratori allo scopo di contestare lo sciopero delle altre sigle, non si è permessa di deridere i colleghi scesi in piazza né tantomeno ha pensato di sottoscrivere accordi di minoranza con l’Azienda, come avvenuto con il precedente management ed alcune incaute organizzazioni sindacali.
I lavoratori delle Poste non sono degli sprovveduti e capiscono che oggi possiamo festeggiare un risultato soddisfacente solo grazie alla Cisl ed agli autonomi che hanno voluto fortemente questo contratto che ha portato vantaggi sicuramente più favorevoli di quello che altre sigle sindacali supinamente avrebbero firmato in precedenza. E, sinceramente, dell’unità con queste sigle non sentiamo assolutamente la mancanza.

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