La chiesa Madonna della Libera di Campobasso – nel centro cittadino adiacente al Palazzo Municipale – riapre al culto e viene restituita ai fedeli dopo i lavori di messa in sicurezza che ne hanno determinato la chiusura il 27 dicembre 2013 a seguito degli eventi sismici.
Ad annunciare congiuntamente la riapertura sono la parrocchia di Santa Maria Maggiore guidata dal parroco don Michele Tartaglia, l’arcidiocesi di Campobasso – Bojano guidata dall’arcivescovo mons. GianCarlo Bregantini e dall’amministrazione comunale di Campobasso guidata dal Sindaco Antonio Battista.
Lunedì 26 settembre, alle ore 19, riapre la Chiesa della Libera, luogo di culto, ma anche importante punto di riferimento per Campobasso che ha sempre dimostrato grande attaccamento verso la chiesa al pian terreno del Comune, diventata negli anni un tutt’uno con il Municipio, la casa dei cittadini. “Attaccamento che i campobassani hanno attestato, con profondo credo e pazienza, – afferma il sindaco Antonio Battista – durante questi anni di lavori che ci hanno permesso di riconsegnare, non solo ai cattolici, un tempio di fede, ma anche di crescita spirituale e sociale. Sono stati tanti gli ostacoli che abbiamo dovuto superare nel corso di questo periodo, superati senza perdere mai di vista il nostro obiettivo di amministratori responsabili: riaprire quelle porte che hanno rappresentato, rappresentano e continueranno a rappresentare l’ingresso nella chiesa della città, nella chiesa dell’intera comunità, quella a cui i campobassani si sentono di appartenere anche se arrivano da un’altra parrocchia. È il fatto stesso di averla nel Municipio che ci ha spinto a trovare insieme alla Curia e a Don Michele Tartaglia parroco della Cattedrale, la soluzione migliore, quella più idonea che ci ha permesso, in un periodo economico non facile, di riconsegnare in tempi relativamente brevi la “Libera” che da oggi continuerà ad essere un faro di fede, un luogo di aggregazione indispensabile per accrescere quel senso di comunità che ci fa essere uomini e fratelli. L’impegno finanziario dell’amministrazione comunale, insieme a quello di don Michele Tartaglia, fa dato la possibilità di raggiungere un importante obiettivo: ristrutturare una chiesa che non è fatta solo di pietre e di cemento, ma che si fonda sulla devozione dei fedeli, sull’amore di un’intera città, valori e sentimenti che ci ripagano dell’impegno profuso – conclude Battista – regalandoci quella spinta a fare ancora meglio e di più per la nostra popolazione”.
La riapertura della chiesa rappresenta simbolicamente la restituzione del luogo di Adorazione Eucaristica di Campobasso – Città Eucaristica – e segna l’avvio delle celebrazioni e adorazioni per la Settimana Eucaristica che si svolge dal 27 al 1 ottobre 2016 attraverso turni di adorazione e Sante Messe nel corso della settimana. «Rilanciare l’Adorazione Eucaristica del “Centro Eucaristico cittadino” nella Chiesa della Libera – ha sottolineato Bregantini – vuol dire la continuità dell’esperienza storica di una città dal fulcro Eucaristico che vede realizzare pienamente il suo carisma nella festa del Corpus Domini». L’impegno congiunto tra parrocchia, arcidiocesi e comune rappresenta la forza sinergica per dare spessore alla cultura e alla cultura spirituale di un luogo restituendo splendore e conservazione di siti antichi per la loro storia architettonica e antichi per la stessa pienezza spirituale che il popolo di Campobasso ne ha saputo conservare. La riapertura della chiesa è stata a resa possibile grazie anche al ritorno della Comunità di Suore dell’Istituto delle Discepole di Gesù Eucaristico che hanno animato fino alla chiusura per motivi di sicurezza dopo gli eventi sismici. Riprenderanno il loro lodevole servizio in sintonia con la parrocchia di Santa Maria Maggiore al servizio della città e della diocesi tutta.
La presenza constante dei fedeli anche per una “breve visita” nella chiesetta mariana è il segno della continuità storico- spirituale e culturale, punto di riferimento, sosta per i giovani della città.
Breve curiosità storica
La chiesa Madonna della Libera sorge a destra del palazzo comunale facendo corpo unico con il Municipio. Nell’anno 1877 fu ricostruito il complesso del Comune di Campobasso sulle rovine di precedenti edificazioni. Nel corso dei secoli nei pressi del luogo dove nel 1290 san Pietro Celestino e successivamente il suo discepolo Beato Roberto da Salle, fecero edificare il monastero che unitamente alla chiesa fu, nei secoli successivi, sede di laboriose comunità di frati celestiniani. La chiesa, la cui facciata fu edificata nel 1320, fu gravemente colpita dal terremoto del 1805; tra tante rovine rimase illeso soltanto il muro in cui era la nicchia della statuetta della Vergine: una antichissima statua lignea, piuttosto piccola (cm.109 di altezza), dal corpo snello, dal collo lungo, dal viso ovale, dal sorriso dolce appena accennato.