E’ stato interrogato in mattinata, presso il carcere di Campobasso, l’uomo che che mercoledì 9 aprile è stato fermato dalla Polizia dopo aver colpito con un coltello una 29enne barista. L’avvocato Arturo Messere ha chiesto la perizia psichiatrica egli arresti domiciliari presso una casa di cura col supporto del braccialetto elettronico per il suo assistito accusato di rapina e tentato omicidio nei confronti di uan 29enne ricoverata in ospedale con prognosi riservata.
Il magistrato Teresina Pepe era chiamata a decidere sulla richiesta di convalida dell’arresto e della misura cautelare in carcere avanzata dal pm Lombardi. Il 36enne non ha risposto alle domande perchè non è in grado di intendere e volere, dice l’avvocato difensore, ragione per cui si è opposto alle richieste di convalida e misura in carcere, presentando una documentazione cartacea , comprensiva di certificati clinici di ricoveri e una memoria in cui ha avanzato istanza per una perizia psichiatrica e per la misura degli arresti domiciliari col braccialetto elettronico in un istituto di cura. Il gip si è riservata sulla decisione, che dovrebbe comunque pervenire a breve e intanto l’uomo resta in carcere.