In attesa di vedere le reazioni che s’innescheranno all’indomani della presentazione delle liste in vista delle imminenti consultazioni elettorali sia nazionali, sia regionali, si registrano già alcune scosse che non sappiamo catalogare nella scala sismica tant’è che la campagna elettorale si preannuncia calda in tutti i sensi. Una competizione che non sarà assolutamente tranquilla, anzi sarà più che mai agitata ma soprattutto ingarbugliata perché non si sa bene a quale partito anzi fazione l’elettore dovrà far riferimento visto i collegamenti e gli agganci anche esterni a tutto e tutti. Una situazione che sotto certi aspetti potrebbe far gioco a chi si diverte a scompigliare le cosiddette “carte”, in quanto, in caso di vittoria, può, dire anche se sa di mentire spudoratamente: “grazie al mio apporto ho contribuito al raggiungimento del traguardo, anche se ho fatto violenza su me stesso scavalcando i dettami ispiratori del partito”. Parole che lanciano un segnale preoccupante perché significa che si è giunti veramente al capolinea nel senso che la situazione è seria e delicata tant’è che l’elettore mai come questa volta sarà attento e accorto a quello che si dice ma soprattutto a quello che si fa e come si fa.
Attenzioni dettate unicamente dalla necessità di chiarezza che in questa realtà non c’è, perché il labirinto costruito in maniera farraginosa da chi cerca di far apparire tutto lineare, non permettono di vedere l’uscita. Un dedalo in cui “l’incartamento politico” fa sì che “i personalismi” occupano il posto degli ideali, sempre più distanti dal modo di fare politica, quella con la “P” maiuscola. Ideali su cui domina incontrastato solo e unicamente un grande punto interrogativo. Il quale, non da risposte e soprattutto certezze perché, se le desse, avvallerebbe l’opinione del Machiavelli, che aveva “considerazione massima per la politica come forza e, se essa non si configura come tale, è destinata all’insuccesso radicale”. Affermazione che, per quanto ci riguarda, trova terreno fertile perché a prevalere è l’illogicità che nel Molise viene forgiata, grazie alla presunzione e alla supponenza di molti…
Massimo Dalla Torre