Pulizia delle strade: nemmeno il passaggio del Cristo morto scuote gli animi degli amministratori

Pulizia, ordine e verde pubblico sono il miglior biglietto da visita di una città che vuole fare affidamento sul turismo e che vuole rispettare la propria popolazione. Mi rendo conto che Campobasso non è da annoverare tra le città turistiche d’Italia e d’Europa ma credo anche che sia fuori discussione il fatto che ci siano manifestazioni per le quali sono in molti a recarsi in città e prendere parte a queste ultime. E’ il caso della processione del venerdì Santo. L’evento religioso in cui i campobassani si sentono partecipi anche emotivamente e che attira visitatori da ogni parte del Molise proprio per la capacità di trasmettere emozioni nei cuori dei fedeli.

Il lungo corteo parte dalla chiesa di santa Maria della Croce e si snoda nel centro storico per arrivare nella zona più moderna della città. Si immagina che, un’amministrazione comunale sensibile all’afflusso di gente nel capoluogo, abbia organizzato nei giorni precedenti la “messa a punto” delle strade perché tutti le trovino quantomeno pulite.

Invece no!

Ecco allora sfilare il Cristo morto e la Madonna Addolorata lungo strade sporche, con erbaccia che sbuca dai marciapiedi quasi a dare l’idea di una Campobasso abbandonata. Né può addursi come giustificazione per il mancato impegno alla rimozione delle erbacce (che sarebbe il minimo) le piogge che nei giorni scorsi hanno contraddistinto le giornate. Perché quando ho chiesto al sindaco Battista di provvedere per tempo alla pulizia, visto che abbiamo un’azienda municipalizzata addetta a tali servizi, mi sono sentito rispondere che i lavoro erano difficili da fare a causa del maltempo.

Ora mi chiedo: è possibile rendere Campobasso una città all’altezza di qualsivoglia vivere civile partendo anche dalle piccole cose?

E’ possibile pretendere dalla Sea il rispetto delle clausole contrattuali o l’azienda deve succhiare soldi pubblici solo per effettuare nomine politiche che vanno nella direzione del “contentino” elettorale per un centrosinistra che pecca di indifferenza anche di fronte ad eventi che, una volta tanto, attraggono turisti? In questo caso la responsabilità è da stabilire in capo al primo cittadino Battista o è l’azienda Sea ad essere considerata inadempiente? E se così fosse, non dovrebbero essere presi provvedimenti per evitare che queste “nefandezze” accadano di nuovo?

Nel prendere atto che, almeno venerdì mattina, qualcosa è stato fatto dopo la mia sollecitazione a cui evidentemente ha fatto seguito un certo senso di imbarazzo, resta il dramma: è tanto difficile prevedere e gestire al meglio la pulizia della città?

 

Enrico Perretta

Consigliere comunale Gruppo “Campobasso Nuova”

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