Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, il dirigente dr. Carissimi hanno presentato in conferenza stampa il progetto sulla centrale unica di committenza. Lo sportello provinciale sarà di supporto, come ha affermato il Presidente De Matteis, oltre che alle imprese anche ai Comuni, consorziati, che potranno usufruire di diversi vantaggi.
Ne riportiamo i principi normativi.LA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA PROVINCIALE
Principi normativi:
L’introduzione del concetto di centralizzazione delle gare è stato introdotto dall’art.33 comma 3° del D.Lgs. 163/06. Successivamente il Legislatore con l’art.13 della legge 13 agosto 2010, n.136 promuove l’istituzione della S.U.A. definendo le funzioni con il D.P.C.M. del 30 giugno 2011. Nell’anno 2011, l’art.23, comma 4° del d.l. n.201/2011 convertito in legge 214/211, modificava ed introduceva all’art.33 del D.Lgs n.163/06 il comma 3 bis, che prevede un obbligo dal 31 marzo 2012 (per ultimo prorogato al 1 luglio 2014) per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di avvalersi delle centrali uniche di committenza istituite o da istituirsi presso le unioni dei comuni per l’acquisizione di lavori, servizi o forniture. Ulteriore spinta alla centralizzazione degli appalti è contenuta
nell’art.9, comma 4° del d.l. n. 24 aprile 2014, n.66, in corso di conversione, che amplia la platea dei Comuni obbligati alla devoluzione degli appalti a soggetti aggregatori prevedendo la deroga unicamente per i capoluoghi di provincia nel contempo vietando l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture il rilascio del codice identificativo di gara (CIG) ai Comuni non capoluogo di provincia che procedano all’acquisizione di lavori, beni e servizi.
Si innesta a tale evoluzione della norma la specifica delega contenuta al comma 88° dell’art.1 della legge 7 aprile 2014, n. 56 in materia di disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, che prevede la specifica competenza delle Province a svolgere il ruolo di centrale di committenza per i Comuni.
Quindi, per quanto detto, con l’attuale assetto normativo i Comuni non capoluogo di provincia, dal prossimo 1° luglio, nell’acquisizione di lavori, servizi e fornitura dovranno operare:
– avvalersi dei competenti uffici delle Province.
– nel caso siano enti costituiti già in Unione, mediante la centrale unica di committenza il cui obbligo di costituzione grava sulla stessa Unione;
– nel caso di enti non facenti parte di unioni già costituite essi potranno associarsi per assolvere a dette funzioni in unione o far ricorso per i soli acquisti (forniture e servizi) alle convenzioni del sistema CONSIP o ad altro soggetto aggregatore;
L’Organo esecutivo della Provincia di Campobasso, in considerazione di quanto sopra, con proprie delibere n°151 del 28 ottobre 2013 ha attivato le procedure di costituzione della Centrale Unica di Committenza e con successivi atti di G.P. n° 3 del 8 gennaio 2014 ha approvato il disciplinare per organizzazione e gestione delle attività della Stazione unica appaltante e centrale di committenza dell’ente
Lo scorso 6 giugno, con propria deliberazione n,37, il Consiglio provinciale ha approvato il Regolamento per il funzionamento della Centrale Unica di Committenza della Provincia di Campobasso.
Attraverso la struttura del 2° Dipartimento, 2° Servizio si sta procedendo alla formazione dell’atto di convenzione da stipulare con i Comuni aderenti sulla base dei principi, criteri e contenuti stabiliti nelle modalità operative contenute nell’atto regolamentare.
Provincia: presentata la Centrale unica di Committenza
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