Condivisione, gestione del territorio, economia circolare, impegno civico, beni culturali, turismo, mobilità: ecco l’Italia della green society che crea posti di lavoro, qualità ambientale e riqualificazione È l’Italia della green society, quella disponibile a muoversi, produrre, spostarsi, consumare in maniera più equa, sostenibile, giusta, quella fotografata da Legambiente nel volume Alla scoperta della green society edito da Edizioni Ambiente. Un viaggio di scoperta del nostro paese, raccontato in 101 storie che descrivono dinamiche concrete di cambiamento e innovazione sociale, spaziando dai piccoli comuni alle città metropolitane. Questa nuova veste del tradizionale rapporto Ambiente Italia che verrà presentato martedì 24 Ottobre 2017 a Campobasso, ore 17.00, presso il caffè letterario Livre dal curatore del volume e membro della segreteria di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, che ne discute insieme a Giuseppe Faioli, Presidente Circolo E. Cirese di Campobasso, Stefano Ramundo, Assessore all’ambiente del Comune di Campobasso, Maria Bonaventura Forleo, Docente dell’Università degli Studi del Molise, coordinati dal giornalista Filippo Massari.
Quella che viene descritta è forse un’Italia sconosciuta ma ben radicata tanto che opera nell’interesse comune. Un’Italia fatta di milioni di persone che immaginano e realizzano, partendo dal basso, nuovi modelli di welfare, di cura del territorio, di produzione di beni e servizi, di utilizzo dei beni comuni. Nel Molise quattro le storie da analizzare e raccontare. Dalla virtuosa esperienza dell’associazione Il nostro quartiere San Giovanni di Campobasso che nel 2000 ha avviato un progetto di recupero del parco di Via Lombardia dando vita a varie iniziative, con lo scopo di stimolare la partecipazione degli abitanti e contribuire alla soluzione di numerosi problemi del quartiere; fino alla narrazione della famosa vicenda che portato alla rinascita di Castel del Giudice attraverso la realizzazione dell’albergo diffuso, della RSA e del meleto biologico.
Dall’esperienza di Muvt, “muoviti”, a Tufara, un’associazione nata nel 2013 da quattro ragazzi, che è riuscita a coinvolgere tutta la popolazione in iniziative di riqualificazione degli spazi pubblici abbandonati, fino ad arrivare a quella di Civitacampomarano dove il comune si è impegnato attraverso la street art nella creazione di attrattive turistiche per ridare una nuova veste al piccolo borgo già noto per vicende storiche. Un tuffo nelle piccole ma significanti esperienza della nostra piccola regione raccontate in un volume ricco di spunti e processi di innovazione sociale molto articolati.
I contributi rappresentano una traccia per la costruzione di un pensiero collettivo, un nuovo discorso pubblico che mira a dare diritto di parola alla green society. Questa è la scommessa.