A Sepino si è tenuto un importante appuntamento dedicato alla lotta contro la mafia, alla tutela del territorio e allo sviluppo sostenibile. L’evento ha visto la presentazione del libro “La mafia dei pascoli” di Giuseppe Antoci, una figura coraggiosa e determinata che da diverso tempo sta affrontando le cosche mafiose siciliane e non solo.
Sotto scorta da anni a causa delle minacce ricevute, Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013 al 2018, con il suo impegno personale ha contribuito a smantellare una complessa truffa che sottraeva centinaia di milioni di euro alle casse dell’Unione Europea a vantaggio delle famiglie mafiose. Il suo coraggio gli è valso l’onorificenza di “Ufficiale al merito della Repubblica Italiana”, consegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’incontro di presentazione è stato organizzato grazie alla collaborazione delle associazioni del Sannio appenninico ed è stato moderato dal giornalista Pasquale Di Bello che ha guidato la discussione attraverso i diversi aspetti dell’impegno di Giuseppe Antoci e delle sfide connesse alla lotta alla mafia e alla promozione della legalità.
Presente all’incontro anche il consigliere regionale ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina.
“L’impegno di Giuseppe Antoci rappresenta un faro di speranza nella lotta contro la criminalità organizzata. – ha dichiarato Gravina – Esperienze di vita come quella di Antoci dimostrano che quando la società civile si unisce per combattere l’illegalità, si può davvero puntare a fare la differenza. Ma è altrettanto fondamentale – ha sottolineato Gravina – che le istituzioni tutte s’impegnino per sostenere iniziative che promuovano la legalità, la giustizia e la trasparenza. Le istituzioni e la cittadinanza hanno bisogno di lavorare in stretta correlazione per realizzare progetti dove la mafia e la corruzione non abbiano più spazio. La tutela del territorio e lo sviluppo sostenibile sono, infatti, temi strettamente legati alla lotta contro la mafia, poiché una gestione responsabile e consapevole delle risorse contribuisce a indebolire le basi delle attività criminali.”
L’evento ha visto anche la partecipazione di Giorgio Arcolesse, direttore di Legambiente Molise, che ha portato la prospettiva dell’associazionismo ambientalista nella discussione.