Presentata a Campobasso la campagna “Cura di coppia”

Ricostruire un rapporto in crisi, restituendo centralità alla relazione e alla fiducia reciproca, a partire dai diritti e doveri di ciascuno. Non è la storia di una coppia qualunque alla base della campagna informativa “Cura di coppia” ma quella rappresentata da medico, operatore sanitario e cittadino.
La campagna promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato ha fatto tappa oggi a Campobasso, presso la sede dell’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri.
Con la campagna è stato realizzato un decalogo, cioè dieci consigli per essere consapevoli dei rispettivi diritti e doveri, indicati nella Carta europea dei diritti del malato e nel Codice deontologico dei medici e un vademecum in cui sono stati approfonditi i diritti e doveri del decalogo con un tono semplice e comprensibile per far emergere consigli su stili di vita, abitudini, scelte terapeutiche, suggerimenti su come dovrebbero rapportarsi i cittadini con il proprio medico e come si dovrebbe comportare il medico con il paziente.
Infatti, dai dati di Cittadinanzattiva emerge che la relazione tra medico e paziente è in difficoltà. Da una parte, in circa 8 casi su 10, i cittadini segnalano poca sensibilità nell’ascolto o poca empatia. Una persona su 3 trova nel medico scarsa disponibilità a orientarla tra i servizi; una su 4 si confronta con un linguaggio troppo tecnico e poco comprensibile; una su 5 ha vissuto scarsa attenzione al dolore. D’altro canto, circa 1 medico su 3 ritiene insufficiente o inadeguato il tempo a disposizione per la cura; in ugual proporzione riscontra difficoltà per mancanza di personale e in 1 caso su 5 per cattiva organizzazione dei servizi. In aggiunta, non esiste ancora nel percorso di laurea del medico una formazione specifica sui temi della comunicazione e relazione.
L’obiettivo generale della campagna è dunque quello di creare consapevolezza relativa ai diritti e doveri che il medico ha nei confronti del paziente favorendo l’applicazione dei contenuti del decalogo a livello regionale e locale e mettere in campo azioni congiunte tra tutti gli attori protagonisti, paziente, medico, operatore sanitario e istituzioni per rendere operativi i principi del decalogo.
Quella di Campobasso è l’ultima tappa con cui si è concluso il tour nazionale avviato il 18 settembre a Roma.
“L’assistenza territoriale e la difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie sono i principali ostacoli alla fruizione del Servizio sanitario Regionale segnalate dai cittadini a Cittadinanzattiva Molise. Queste indicazioni si riferiscono ai disagi che i cittadini affrontano quotidianamente nell’ottenere le prestazioni di assistenza sanitaria e sociale sul territorio, quindi nelle strutture pubbliche o private oppure al domicilio”.
Queste le dichiarazioni di Jula Papa, segretario regionale di Cittadinanzattiva Molise.

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