I bambini, i loro educatori, le istituzioni, tutti in piedi con la mano sul cuore e Lino Rufo inizia a intonare, dopo aver accordato la sua magica chitarra, l’Inno d’Italia. Un’emozione dal sapore del pianto, per i più adulti, della assoluta gioia per i più piccini. Un Si liberatorio alla fine! Così inizia la sesta edizione del premio istituito dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, Regione Molise e Miur, con la sezione regionale dell’Ufficio Scolastico ai tempi della prof. Anna Paola Sabatini.”
Promuovo il mio paese” , il titolo assai significativo del concorso, anche quest’anno ha visti centinaia di elaborati al vaglio della professionale commissione composta da professionisti e da docenti. Promuovere il proprio paese per condizionare una sorta di conoscenza, prima dei residenti e poi dei suoi visitatori. Nessuno come la scuola è in grado di esaltare la genialità di bambini che spesso si trovano nella condizione di non apprezzare a pieno le bellezze delle loro realtà territoriali. I premiati studenti, di specie ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado dei seguenti Istituti:
Istituto Comprensivo “Leopoldo Montini” – IISS Bojano e Vinchiaturo; IPSIA di Montenero di Bisaccia; Istituto Manzoni di Cercemaggiore; C.P.I.A. di Isernia.
Accompagnati dalle insegnanti, da dirigenti scolatici, alla presenza della massima autorità politica regionale qual è il Presidente della Giunta Regionale Francesco Roberti, del rappresentante dell’USR nella persona del dirigente Giuseppe Posillico, di Sindaci e assessori dei Comuni coinvolti, ( l’assessore Ovidio Buontempo per Isernia- il sindaco Gino Mascia per Cercemaggiore, gli assessori Raffaella Columbro e Carmen Romano per Bojano, l’assessore Luca Praitano per Campobasso) il tutto si è svolto in allegria nella più consona consapevolezza che la conoscenza dei propri luoghi è fondamentale per poter parlare di “Restanza” e sperare di abbattere i muri invalicabili, al momento, del problema dello spopolamento. La scuola oltre la famiglia ha un dovere che assolve decisamente bene: far sognare! Il Molise è un sogno e tale deve concettualmente, restare per favorire amore, passione, condivisione e superare scogli all’apparenza insormontabili. Percorrere insieme la voglia di far qualcosa per la nostra terra è l’essenza dell’orgoglio molisano. “
Siatene, come tutti noi lo siamo, estremamente fieri”, le parole scritte sia da Piovene che da Francesco Jovine nel concedersi una riflessione sulla forza di restanza degli abitanti di luoghi emarginati, fuori dalle rotte cittadine, dalla caotica molecola incandescente che supporta di vita il nostro bellissimo Molise. I giovani vi aspettano e con loro viviamo la forza di chi sarà protagonista del futuro di una regione dalla speranza mai venuta meno. Speciale menzione per le poetesse professoresse Lorella Del Gesso da Termoli e Maddalena Di Tommaso da Campobasso.
Toccante il momento della premiazione del C.P.I.A. di Isernia che ha visto salire sul podio un immigrato che ha declamato la sua poesia portando i presenti a condividere le corollate strofe e l’uso di efficaci analogie, tra il suo Bangladesh e l’Italia, riuscendo a esplicitare la bellezza evanescente di un luogo assai lontano.