Ancora una volta leggo, a caratteri cubitali e con toni trionfalistici, notizie riguardo all’intervento in corso in Colle delle Api da parte della Potito spa ed ancora una volta mi vedo costretto a tutela dell’azienda che rappresento a chiarire quanto riportato.
A riguardo, non senza rimarcare la natura assolutamente parziale ed a tratti fuorviante (così come già accaduto per il passato) degli articoli apparsi, ritengo di precisare:
a. Che il giudice ha confermato la cessione dei diritti edificatori in capo alla Potito spa (diritti quelli appunto le consentono la realizzazione dell’intervento in questione e l’attuazione del piano di recupero) ;
b. Che stesso lo stesso giudice (ovvero lo stesso Tribunale civile di Campobasso) che ha nominato, a garanzia di tutte le parti in causa, un custode, ha confermato in capo a quest’ultimo l’obbligo di procedere all’acquisizione dei titoli edilizi;
c. Che, infatti, il provvedimento confermato in sede di reclamo dal Tribunale ha previsto espressamente che: il custode “dovrà provvedere, sempre tenuto conto dell’incidenza del provvedimento amministrativo adottato, nella gestione dell’attività, già intrapresa dalla Potito spa, diretta a richiedere ed ottenere le necessarie autorizzazioni dal Comune di Campobasso per rendere realizzabile quanto convenuto con il predetto ente, di sicuro vantaggio per tutte le parti coinvolte nel presente giudizio”, aggiungendo che “con siffatto provvedimento …va tutelata anche la posizione della sig.ra Potito Laura che non si vedrà più esposta al pericolo di atti pregiudizievoli ai propri interessi ma che, nel contempo, non pregiudichi nemmeno una operazione di così grande vantaggio economico non solo per la società Potito spa ma anche per tutti i germani Potito.”;
d. Che dunque, resta confermate la bontà (e la legittimità) delle iniziative sino ad oggi assunte dalla ditta Potito spa (iniziative che dovranno proseguire attraverso il custode), iniziative inutilmente osteggiate anche a mezzo stampa da una delle parti in causa al solo fine di gettare confusione ed inutile discredito, e per le quali ci si riserva ogni più ampia riserva di risarcimento;
e. Che dunque, c’è chi finge di non capire (tutelando forse interessi della concorrenza) o, forse, davvero non comprende il senso evidente delle pronunce anche e soprattutto giurisdizionali che va diffondendo nell’opinione pubblica (non si sa ancora nell’interesse di chi ?).
Potito spa
L’amministrtaore
Rag. Alfredo Potito