La dipendente di Poste Italiane, in servizio come portalettere presso l’ufficio postale di Campobasso, temporaneamente inidonea alla mansione per 12 mesi, veniva spostata in “applicazione temporanea” presso il CS di Napoli come addetta alla produzione.
Affetta da gravi e certificate patologie, ben note all’azienda, la lavoratrice veniva destinata alla sede partenopea sulla base di accordi aziendali che non tenevano conto delle condizioni di salute della dipendente. Rivoltasi ai legali dello Studio Iacovino & Associati, la lavoratrice promuoveva un ricorso d’urgenza presso il Tribunale di Campobasso che, nella persona del Giudice del Lavoro dott.ssa Laura Scarlatelli, accoglieva integralmente il ricorso sospendendo l’efficacia del provvedimento e disponendo la riassegnazione della
dipendente al suo posto di lavoro pregresso presso il Centro Logistico di Campobasso.
Accertata l’arbitrarietà dell’assegnazione a chilometri di distanza in quanto priva di giustificazione in ragione delle precarie condizioni di salute, senza che fossero state vagliate soluzioni alternative e maggiormente garantiste per la lavoratrice, la decisione rende giustizia ad una dipendente che, nonostante gravi e accertati problemi di salute, si era vista destinataria di un provvedimento che avrebbe potuto generare danni non adeguatamente reintegrabili in via risarcitoria.
Grande soddisfazione espressa dai legali Avv.ti Vincenzo Iacovino, Claudio Fasciano e Silvio Iafigliola per il risultato ottenuto a tutela dei diritti della propria assistita.