Poste: istituto contrattuale ferie. D’Alessandro denuncia: attività gestoriale inaccettabile

Il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro denuncia una attività gestionale da parte della dirigenza territoriale sempre più ossessiva, inaccettabile e francamente, per certi versi, incomprensibile, se non alla luce di eventuali premialità al raggiungimento di specifici obiettivi.
L’istituto delle ferie rappresenta un diritto costituzionalmente sancito, recepito dalla legge 300/70, un diritto che, da giurisprudenza consolidata, dovrebbe essere finalizzato al recupero di energie psicofisiche da parte dei lavoratori. Di contro – continua l’accusa di Antonio D’Alessandro -, considerata l’azione vessatoria con cui viene gestita la fase di erogazione, anche in presenza di accordi regionali, puntualmente disattesi dalle Divisioni, oggi tale Istituto si trasforma in un ulteriore elemento di stress.
Diventa un problema farle, diventa un problema NON farle, diventa un affare di stato poterle spostare. Si rammenta, altresì, che, considerata la cronica carenza di organico a tutti i livelli, sono venute meno quelle forme di garanzia di fruizione anche per coloro che devono coprire le assenze dei colleghi.
Ciò premesso, onde affrontare situazioni di criticità registrate in tanti contesti produttivi, la CISL Poste – chiude la nota di Antonio D’Alessandro – chiede il rispetto delle norme contrattuali e di legge vigenti in materia, rimarca l’annosa questione legata alla copertura di organico e restano in attesa di un intervento urgente sulle strutture periferiche, atto a risolvere questo assurdo, increscioso stato di cose.

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